Prime 48 ore al J Medical per Brignone: lavoro di scarico per Fede, poi le valutazioni sul crociato

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Sci Alpinoil recupero di brignone

Prime 48 ore al J Medical per Brignone: lavoro di scarico per Fede, poi le valutazioni sul crociato

A Torino, nella struttura creata 9 anni fa dalla Juventus, la fuoriclasse azzurra ha cominciato il lungo percorso riabilitativo: tutti si chiedono quali possano essere i tempi per il ritorno in pista, prima di ottobre sarà praticamente impossibile (saltando certamente il blocco di allenamento in Argentina) e l'unico obiettivo agonistico potrà essere quello di salvare la partecipazione olimpica rientrando con calma in CdM. Il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, che non è stato operato visto l'intervento al piatto tibiale fratturato come il perone, andrà a definire il recupero.

E’ cominciata nella giornata di lunedì, dopo essersi collegata con Milano e il Media Day FISI per portare il suo saluto e aggiornare tutti a undici giorni dal gravissimo incidente subito nel gigante tricolore in Val di Fassa, la prima fase del recupero che Federica Brignone sta affrontando a partire dal lavoro di fisioterapia al J Medical di Torino.

Nella struttura di casa Juventus, utilizzata da tanti campioni di vari sport, pensiamo anche allo stesso Jannik Sinner un anno fa per risolvere un problema all’anca, la campionissima di La Salle vivrà un primo periodo dedicato allo scarico dell’articolazione, quella gamba sinistra martoriata dalla frattura scomposta al piatto tibiale e alla testa del perone, operata subito nella serata di quel 3 aprile, con il legamento crociato anteriore, pure lesionato nel bruttissimo impatto sulle nevi dell’Alpe di Lusia, che verrà rivalutato solo tra qualche settimana, non potendo intervenire subito su di esso.

Solo a quel punto ne sapremo di più sui tempi di recupero per il ritorno in pista, anche solo per il primo approccio: la stessa Federica ha definito impossibile farlo prima di 4-5 mesi, ma già sarebbe strepitoso tornare sulla neve entro 6 mesi, ovvero nel mese di ottobre.

Chiaramente si può già escludere ora la possibilità di svolgere l’allenamento tra fine estate e inizio autunno in Argentina, lo stesso blocco di metà novembre a Copper Mountain (dove poi tornerà la Coppa del Mondo alla fine di quel mese) è inverosimile che possa vedere Brignone pronta per un lavoro di quel tipo, ma sarà comunque quel periodo il momento chiave per programmare il ritorno in gara che potrebbe coincidere con le gare europee, tra dicembre e gennaio.

Se ogni sogno di coppa, a meno di autentici miracoli, andrà riposto nel cassetto, l’unico obiettivo sarà salvare la partecipazione, chiaramente solo se con una competitività almeno vicina a quella di livello stellare dell’inverno 2024/25, ai Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026.

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