NY Islanders: tifosi cercasi in attesa del ritorno a Long Island

NY Islanders: tifosi cercasi in attesa del ritorno a Long Island
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NY Islanders: tifosi cercasi in attesa del ritorno a Long Island

Continuano i problemi di affluenza per i New York Islanders, che aspettano la nuova arena per tornare nel Queens

8790: questo è l'esiguo numero di spettatori che ieri sera ha assistito alla vittoria casalinga per 4 a 0 dei New York Islanders contro i più accreditati San Jose Sharks.

Una prestazione maiuscola di Barzal e compagni che, tuttavia, non è stata accompagnata dalla cornice di pubblico che sarebbe lecito aspettarsi per una delle squadre storiche della NHL: si tratta infatti del minimo storico, da quando la franchigia di New York ha abbandonato il Queens e il Nassau Coliseum (casa degli Isles dal 1972), per trasferirsi a Brooklykn, al Barclays Center nel 2015/16

Quello della scarsa affluenza è un problema che affligge gli Islanders da anni (anche a causa di stagioni deludenti della squadra) e che la proprietà sperava di risolvere definitivamente, spostandosi a Brooklyn dove, in virtù di previsioni eccessivamente ottimistiche, si confidava sarebbe nata una nuova e nutrita fan-base.
Tuttavia, fin dai primi incontri sono emersi tutti i limiti del Barclays Center, arena pensata e realizzata per il basket: visuale non ottimale, eccessiva distanza del pubblico dal rink e, non da ultimo, una qualità del ghiaccio che, stando ai giocatori, è piuttosto scadente.
Questa nuova deficitaria collocazione e la mancata qualificazione ai playoff per due anni di fila, oltre ad aver penalizzato i tifosi storici della Long Island, non hanno certo contribuito alla nascita della auspicata nuova fan-base a Brooklyn.
Fatto sta che nella scorsa stagione, gli Islanders hanno registrato la peggior affluenza della NHL, con soli 12.002 spettatori di media, dietro anche ad Arizona, Carolina e Florida.
In definitiva la scommessa degli Islander si è rivelata assolutamente controproducente.

Il proprietario Jon Ledecky è quindi corso ai ripari, trovando a tempo di record un accordo con lo Stato di New York per la costruzione di una nuova modernissima arena da 18.000 posti, a Belmont Park, nel Queens, dove i fan di lunga data potranno finalmente riabbracciare la propria squadra.
La nuova arena, tuttavia,sarà pronta soltanto per la stagione 2021/2022.

Nell'attesa gli Islanders, per i prossimi 3 anni, giocheranno metà delle partite casalinghe al Barclays Center, mentre per l'altra metà torneranno al Nassau Coliseum (che a seguito degli interventi di ristrutturazione di questi anni, ha ridotto la capienza a soli 13.500 posti): una soluzione che non accontenta nessuno.

Insomma, una situazione davvero difficile e frustrante, in primis per una tifoseria ormai stanca di questo continuo girovagare che, in attesa del nuovo palazzetto, potrà essere rivitalizzata soltanto dall'entusiasmo che i buoni risultati sanno regalare.
A questo proposito, la società si è mossa bene, con l'ingaggio del GM Lamorriello e del nuovo head coach Barry Trotz.
Sappiamo che è presto per esprimerci, ma da queste prime partite i New York Islanders non sembrano quella squadra alla deriva che tutti si aspettavano dopo l'addio di John Tavares, ma una squadra solida, anche in fase difensiva.

Chissà che il fenomeno Matthew Barzal e il coach fresco vincitore della Stanley Cup, Barry Trotz, riescano presto a far dimenticare l'ex capitano e che, in attesa del ritorno nella terra natia del Queens, riescano a dare qualche soddisfazione ai propri tifosi.

Chi vivrà, vedrà.

 

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