Grazie al prezioso contribuito realizzato interamente dall'Ufficio Stampa della Lega Italiana Hockey su Ghiaccio (LIHG) che ringraziamo, vi proponiamo la presentazione del terzo turno della competizione europea Continental Cup.
Per la sesta volta nella sua storia l’Asiago disputerà la Continental Cup con il chiaro obbiettivo di qualificarsi alla Superfinal di Rouen (Francia) in programma il prossimo gennaio. Per arrivare a tale traguardo dovrà prima vincere il gruppo di questo terzo turno che si giocherà sul ghiaccio di casa dell’Odegar (22-24 novembre) in un grande weekend di hockey ghiaccio. Una sola squadra passerà tra le quattro partecipanti. La formazione veneta, che per l’occasione assumerà la denominazione di Gran Moravia Asiago, sfiderà nell’ordine i kazaki dell’Ertis Pavlodar, i russi del Toros Neftekamsk e gli inglesi del Nottingham Panthers. Tre sfide molto impegnative che daranno l’esatta dimensione
del valore dei Campioni d'Italia in carica. La formazione veneta cercherà in questa edizione di migliorare il quarto posto del 2012 alla Superfinal di Rouen.
La squadra asiaghese si presenta a questo nuovo impegno europeo con le carte in regola: è prima nella Elite A Itas Cup, vanta il miglior attacco del campionato forte del trio Bentivoglio- Di Domenico-Ulmer, ha vinto la Supercoppa ed è in lotta per la Coppa Italia. Pur con qualche sconfitta, la formazione veneta ha dimostrato che anche in questa stagione sarà una delle sicure pretendenti al titolo italiano.
Ma andiamo a scoprire velocemente gli avversari. Il primo face off dell’Asiago sarà contro l’Ertis.
La formazione kazaka è all’esordio assoluto nelle competizioni europee ed è un po’ l’oggetto misterioso di questo turno. L’Ertis, campioni in carica del Kazakhstan, è attualmente al comando del suo campionato, la KVL, e si presenta come una piccola multinazionale, con ben 17 gli stranieri, in cui non mancano tecnica, forza fisica e profondità di roster. Sono due gli ex del campionato italiano: il canadese Steve Dufresne (Pontebba stagione 2010/11) ed il portiere finlandese Tommi Nikkila (Val Pusteria stagione 2010/11).
Il secondo impegno in programma sarà contro i russi del Toros. Da due anni consecutivi vincono la V.H .L., Vysshaya Hokkeinaya Liga, il secondo campionato russo in ordina d’importanza dopo la K.H .L. Sono momentaneamente al comando della competizione nazionale e si presentano con una formazione molto giovane e composta da giocatori prettamente di scuola russa ma con esperienza anche nella K.H.L.. I rinforzi si vedono in attacco con un nazionale bielorusso, Kisly, e due attaccanti lettoni, Mickevics e Saulietis.
L’ultimo impegno sarà contro il roccioso Nottingham che attualmente è attardato nel suo campionato ma con alcune partite da recuperare. La squadra inglese, che festeggia 67 anni di vita proprio in questi giorni, è reduce da una stagione ricca di successi in cui ha conquistato tutti i trofei che si assegnano nell’hockey ghiaccio della Gran Bretagna. Come nella tradizione dell’hockey inglese anche il Nottingham è prettamente composto da giocatori di scuola nordamericana di cui tanti hanno già indossato la maglia di alcune compagini italiane. Si segnala il portiere Craig
Kowalski (ex Valpellice), il difensore finlandese Tuukka Makela (ex Val Pusteria), il terzino Eric Werner (ex Egna) e gli attaccanti David Clarke (ex Alleghe), Lynn Loyns (ex Val Pusteria) e Matt Ryan (ex Milano).
Il calendario terzo turno Gruppo D - di Continental Cup:
Venerdì 22 novembre 2013
Ore 17 Nottingham Panthers – Toros Neftekamsk
Ore 20.30 Asiago – Ertis Pavlodar
Sabato 23 novembre 2013
Ore 17 Ertis Pavlodar – Nottingham Panthers
Ore 20.30 Toros Neftekamsk – Asiago
Domenica 24 novembre 2013
Ore 17 Ertis Pavlodar – Toros Neftekamsk
Ore 20.30 Asiago – Nottingham Panthers
Tutte le gare saranno trasmesse in diretta streaming su IDEALWEBTV (www.idealweb.tv)
L’altro girone di semifinale della Continental Cup si disputa in Danimarca, a Vojens, “casa” del Sønderjysk. Il gruppo E, oltre ai campioni danesi, include Neman Grodno (Bielorussia), Stavanger Oilers (Norvegia) e Dunaujvaros Acelbikak (Ungheria). Chi vince il girone vola a Rouen (Francia) per la “Super Final”, in programma dal 10 al 12 gennaio 2014.
La parola ai protagonisti: Renato Tessari, direttore sportivo Asiago, e Michele Strazzabosco, difensore, alla sua sesta esperienza europea con la maglia dei giallorossi.
Renato Tessari è il dirigente che meglio di chiunque altro può descrivere cosa serve per gestire al meglio un impegno immediato e provante come quello di un girone di Continental Cup. "Un girone di Continental Cup non ti permette molte riflessioni, non ti da possibilità, o ci sei o torni a casa, senza molte giustificazioni. Ogni singolo errore lo paghi a carissimo prezzo nell'economia di ogni singola partita e nell'arco poi dell'intero girone. In poche parole non sono ammesse distrazioni". La squadra vicentina ha comunque un'invidiabile esperienza nella manifestazione internazionale.
"L'esperienza conta, anche per quel che concerne la gestione degli impegni a livello nazionale. Non faccio fatica a dire che abbiamo usato il campionato per mettere a punto il nostro roster e la condizione dei giocatori. Personalmente se ci fossimo trovati in una condizione di classifica assai diversa da quella che leggo ora non mi sarebbe importato granché, visto che la nostra preparazione è stata improntata a questo impegno". Questo è dimostrato anche dal fatto che coach John Parco ha comunque variato molte situazioni all'interno del roster a suo disposizione. "Abbiamo cercato di
salvaguardare la condizione e la salute di ogni singolo giocatore perchè l'obbiettivo era quello di arrivare a questo impegno con il roster al 100%, ragionando sul fatto che il livello sarà senza dubbio più alto rispetto al campionato, come dimostra la necessità di utilizzare 4 blocchi invece dei canonici 3 che vediamo giostrare in una partita del campionato italiano".
Il livello dicevamo, proprio per questo sarà importante iniziare con il piede giusto. "Senza dubbio" continua il dirigente asiaghese "esordiremo contro la squadra kazaka ma questo non vuol dire che ci troveremo di fronte un avversario facile, già battuto in partenza. Non sottovaluterei nemmeno il Nottingham, squadra che ha disputato spesso la Continental Cup e che sa come gestire certe situazioni. Hanno 12 stranieri, giocano un hockey in stile "britannico", molto vicino a quello nordamericano, quindi anche loro saranno da affrontare con la dovuta cautela senza dubbio.
L'Asiago ha ormai inanellato molte partecipazioni alla Continental Cup e quest'anno, come in altre occasioni, sembra intenzionato a fare strada. Qual è la ricetta giusta secondo lei per fare tutto questo. "Come ho già detto l'esperienza conta moltissimo, ti può mettere al riparo da molte insidie che puoi trovare sulla tua strada" spiega Tessari "bisogna arrivare in forma ad ogni appuntamento, roster profondo e ben rodato, ma nonostante questo tutto ciò non potrebbe nemmeno bastare.
Abbiamo già disputato un girone Finale e abbiamo visto e provato quanto possa innalzarsi il livello e la qualità del gioco, anzi direi di ogni singola giocata. L'episodio ha il suo peso e la condizione fisica ha un'importanza pazzesca. Proprio per questo abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità per arrivarci al meglio, programmando giorno per giorno, ma non sappiamo se basterà, anche se sappiamo benissimo che ci proveremo, lottando su ogni disco e dando il 100% ad ogni cambio. Senza ombra di dubbio".
Uno dei grandi veterani dell’Asiago di questa stagione 2013/14 è senza dubbio Michele Strazzabosco, il quale vivrà la sua sesta avventura personale a livello europeo con la maglia dei campioni d'Italia. La colonna portante della formazione veneta, a livello difensivo, ha le idee chiare sul torneo che dovrà affrontare: “ Non sto a dire se l’Asiago parte favorito o meno. So di certo che russi e kazaki saranno di un livello tale che non ci potremmo concedere alcuna distrazione. Sarebbe fatale”.
“Sappiamo che ci aspetta un ritmo completamente diverso rispetto al nostro campionato ed i primi 20 minuti con i kazaki, per esperienza, saranno un duro banco di prova per vedere quello che riusciremo a combinare in tutto il torneo. L’obbiettivo è chiaro. Arrivare il più lontano possibile e quindi alle medaglie in palio alla Superfinal. L’Asiago è attrezzato ed abbiamo già dimostrato quello che sappiamo fare in queste manifestazioni. Abbiamo anche gli strumenti e la conoscenza per affrontare un torneo come quello della Continental Cup.”
"Come gruppo" continua l’esperto giocatore asiaghese "abbiamo visto che riusciamo a cambiare il volto alle partite perché ci concentriamo sul risultato finale che è ciò che poi conta. La stessa cosa sarà in Continental. Dobbiamo pensare a fare bene nelle prime due gare. Poi sarà quel che sarà, anche se un po’ di fortuna in questi casi non guasta mai. Dobbiamo senza dubbio concentrarci esclusivamente sui nostri risultati, senza aspettarci nulla dal resto delle altre gare, e poi l’obbiettivo sarà conquistato. Quest’anno, ci tengo a precisare, la nostra miglior partita è stata quella contro il Ritten in casa in cui abbiamo rimontato da 1-3 a 4-3. Quello è un esempio da cui partire ed indirizzare i nostri sforzi anche se il ritmo delle gare che dovremo affrontare, come già detto, sarà di gran lunga differente sotto ogni punto di vista. Sappiamo che dobbiamo essere uniti per questo grande sforzo europeo, in cui anche la società ha compiuto ingenti sforzi per arrivare a costruire una formazione di livello. Certo la sfida con i kazaki ci dirà già da che parte girerà sia per la nostra bravura che per quel che concerne la nostra fortuna. Sono fiducioso anche se il vero banco di prova
assoluto sarà contro i russi del Toros, ma siamo consapevoli di questo. Che dire? Abbiamo tutti gli strumenti per arrivare in fondo. La cosa importante però, come naturale che sia, è saperli usare bene ed al punto giusto. Cambio dopo cambio, azione dopo azione."
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