A Livigno c'è anche Lara Gut-Behrami: "Lavoro fantastico come un anno fa. Olimpiadi? Non ci penso..."

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A Livigno c'è anche Lara Gut-Behrami: "Lavoro fantastico come un anno fa. Olimpiadi? Non ci penso..."

Oltre alle nazionali azzurre, sulle piste valtellinesi ecco la vincitrice della Coppa del Mondo. Intervistata da Katja Colturi per My Livigno TV, la stella ticinese ha parlato della qualità degli allenamenti in vista della prossima stagione, ribadendo che dovrebbe essere l'ultima della carriera anche se "non ho intenzione di fare piani a lungo termine. Cosa devo migliorare? La discesa".

Livigno sta proponendo ancora condizioni eccellenti per lavorare in un periodo, fine aprile, dove solitamente i test verso il successivo inverno sono utili, certo, ma quasi mai danno la possibilità di allenarsi come se fosse pieno inverno.

In questo 2024 è così, tanto che gli stessi gruppi di CdM della nazionale azzurra hanno prolungato di un'altra settimana il blocco sulle piste del “Piccolo Tibet”, dalle polivalenti del team femminile ai velocisti della squadra maschile. E in Alta Valtellina c'è anche Lara Gut-Behrami, la dominatrice del 2023/24 nel quale la campionissima di Comano ha messo in bacheca la sua seconda sfera di cristallo assoluta, la prima coppa di gigante e la quinta di super-g, sfiorando il poker di trofei come il connazionale Marco Odermatt con il trofeo di discesa ceduto solo all'ultima gara.

Al microfono di Katja Colturi per My Livigno TV, la fuoriclasse rossocrociata si è soffermata innanzitutto sull'ottimo allenamento svolto in questi giorni: “Sono un bel po' di anni che ci affidiamo a Livigno, devo ringraziare per le condizioni e le piste perfette, ben pochi sono capaci di fare questo in giro per il mondo. A fine aprile non c'è nulla da inventare, ma da mettere fieno in cascina come accadde anche lo scorso anno; abbiamo cercato di replicare, visto che proprio qui abbiamo fatto i quattro giorni di gigante migliori di tutta la preparazione.

Ha nevicato di più perchè la primavera non è ancora arrivata, ma è più che altro questione di fare km, poi da agosto cerchi anche il cronometro e il confronto. Materiale nuovo? Qualcosina, con neve invernale che puoi ritrovare in gara e capire se ha senso poi portarlo in Sudamerica”.

Gut-Behrami ha ribadito più volte, nel corso dell'ultimo inverno, che l'annata 2024/25 è “garantita”, poi chissà visto che ha fatto sempre trapelare che possa trattarsi dell'ultima in pista a livello agonistico: “Continuo a sciare perchè ho passione, poi i risultati ti spingono a volerti migliorare ulteriormente; dell'ultima stagione non posso che essere felice, non avrei mai immaginato di essere così costante, sognavo di avere un rendimento del genere in gigante. Non ne avevo mai vinti più di due nella stessa annata, stavolta quattro ed è sempre la disciplina base.

Dove ho più margine è in discesa, l'ho allenata meno e se per l'anno prossimo mi chiedi cosa migliorare, sicuramente è quella”.

Alla domanda se le stelle della nazionale azzurra possano risultare un arricchimento per crescere ancora, Lara risponde che “credo venga enfatizzato troppo il tema di cercare sempre qualcosa dagli altri. Non è che non abbia senso, ma ogni atleta ha le sue capacità tecniche e fisiche, la bravura degli allenatori sta nel riuscire ad esaltare quello che hai, pur adattandosi a ciò che fa la concorrenza, ma la copia non è mai all'altezza dell'originale e rischia di diventare un lavoro dispersivo”.

Milano Cortina 2026, per le gare olimpiche sull'Olympia delle Tofane tanto cara a Lara? “Mancano due anni e sinceramente non è una cosa a cui penso, non credo di esserci e credo che farò un anno e mi fermerò prima. Decisione già presa? Non è un pensiero a fine stagione, adesso la priorità è semplicemente mettere fieno in cascina e lavorare bene senza fare ulteriori piani”.

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