Aicher, in due settimane la svolta: "Una gara difficilissima". Gut-Behrami furiosa: "Non parlate più di sicurezza"

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Aicher, in due settimane la svolta: "Una gara difficilissima". Gut-Behrami furiosa: "Non parlate più di sicurezza"

Oltre a Goggia e Brignone, alle spalle della tedesca sul podio del primo super-g di La Thuile, le parole del post gara "incendiato" dalla ticinese, che resta leader di specialità ma è arrabbiatissima per le condizioni alle quali sono state sottoposte le atlete. "Oggi è uno di quei giorni in cui aveva senso solo arrivare al traguardo".

Un super-g con tantissimo azzurro, pensando al doppio podio con Sofia Goggia 2^ e Federica Brignone 3^, ma anche una nuova giornata di gloria per Emma Aicher.

In meno di due settimane, dopo il 2° e il 1° posto in discesa a Kvitfjell, la classe 2003 tedesca ha dato una svolta vincendo per la seconda volta già in un’altra disciplina, avendo firmato gara-1 a La Thuile in maniera decisamente inattesa. Certo, l’accorciamento della “3-Franco Berthod” e un ottimo pettorale (il 3, ndr) hanno inciso, ma a 21 anni compiuti lo scorso novembre è tutt’altro che banale quanto fatto da uno dei grandi talenti già del presente, ma soprattutto del futuro.

“Era una gara difficilissima, lo sapevamo ed è incredibile riuscire a vincere ancora – le prime parole di Emma nel post gara valdostano – Ho cercato di gestire il rischio, ma sempre spingendo”.

In attesa di capire se venerdì (o sabato, scelto quale giorno di riserva) si riuscirà a mandare in scena il secondo super-g previsto, con estrazione pubblica dei pettorali in programma questa sera dalle 18.45, non sono mancate le polemiche sulle condizioni alle quali le atlete sono state sottoposte oggi, nonostante l’autentico miracolo organizzativo fatto dal team guidato da Daniele Collomb per avere una gara comunque di livello.

Ci ha pensato Lara Gut-Behrami, che chiudendo quarta ha conservato 45 pt di vantaggio su Brignone nella lotta per la coppa di super-g (sarebbe la sesta della carriera per la ticinese e l’unico obiettivo realistico del suo finale di stagione, avendo già abbandonato le velleità di coppa generale, pur rimanendo in corsa per l’aritmetica), a rincarare le dose. Al microfono di Eurosport, la detentrice della sfera di cristallo ha tuonato: “E’ chiaro che tutti spingono perché la gara si svolga e a maggior ragione in una giornata di bel tempo, ma qui siamo oltre il limite.

Ci sono giorni in cui si vuole solo raggiungere il traguardo sani e salvi e oggi lo era per me, fa caldo e ha nevicato di nuovo negli ultimi giorni, la neve era tutt’altro che buona. A volte si corre anche in queste condizioni, ma se abbia senso o meno è un'altra questione. In giornate come questa, dovremmo smettere di parlare di sicurezza se poi si fanno gare del genere.

Corriamo a 100 km/h su un pendio dove la superficie si sta rompendo e ci sono buche: l'unica cosa che conta è riuscire ad arrivare interi al traguardo”.

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