Daniela Merighetti: "Volevo un bel risultato anche nella mia ultima gara. Ho dato tutto come sempre"

Daniela Merighetti: 'Volevo un bel risultato anche nella mia ultima gara. Ho dato tutto come sempre'
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Daniela Merighetti: "Volevo un bel risultato anche nella mia ultima gara. Ho dato tutto come sempre"

Come con Max Blardone abbiamo fatto una chiacchierata anche con Daniela Merighetti all'indomani del suo abbandono dell'attività agonistica e l'azzurra ha precisato quali danni fisici ha riportato nella caduta nella discesa di St. Moritz.

Esattamente come con l’ossolano, anche con la bresciana partiamo da come si è avvicinata agli sci: “Li ho messi a 6 anni sulle montagne della provincia di Brescia, mio papà era superappassionato e le mie due sorelle più grandi sciavano già quindi mi “toccava” andare con loro anche se poi, pur non amando il freddo, sciare mi divertiva. Poi ho trovato un gruppo di amici con cui sciare con cui mi trovavo bene. Diciamo che lo sci non è stato un amore a prima vista ma un innamoramento graduale. Quando ho vinto i campionati italiani allievi di gigante e superG gli allenatori hanno cominciato a dirmi che potevo fare una bella carriera”.

Ma durante i primi anni di carriera Dada è stata colpita severamente dalla sfortuna: prima la frattura di tibia e perone della gamba sinistra, poi tre crociati rotti, l’ultimo dopo che aveva fatto il suo primo podio in gigante a Åre: “Il momento più brutto della mia carriera è coinciso con la stagione 2004-2005, facevo fatica a sciare e avevo sempre dolore. Quello più bello invece è stata naturalmente la vittoria nella discesa di Cortina d’Ampezzo del 2012 quando ho battuto tre campionesse come Lindsey Vonn, Maria Riesch e Tina Maze. In tanti anni di Coppa del Mondo ho vissuto momenti belli ma anche momenti in cui mi sentivo molto giù per gli incidenti e perché i risultati non arrivavano. Non ho mai pensato seriamente di ritirarmi prima di quest’anno ma ogni volta, con operazioni e fisioterapia di mezzo, era davvero dura cercare di tornare a fare bene”.

Anche il rimpianto più grande dell’azzurra è noto: il quarto posto nella discesa olimpica di Sochi 2014. “Ho fatto una buona carriera vincendo sì una volta ma con pochi podi, una medaglia olimpica le avrebbe dato tutt’altro spessore. Ho sempre cercato di dare tutto per fare un buon risultato e ho voluto farlo anche nella mia ultima gara. Il futuro? Sicuramente resterò in Guardia di Finanza, parlerò coi comandanti per sapere che destinazione mi assegneranno. Voglio cambiare un po’ vita e stare più vicina a casa, alla mia famiglia e ai miei affetti”.

Per concludere, un aggiornamento sull’infortunio al ginocchio che per fortuna è meno serio di quanto era stato diagnosticato in un primo momento: “Oggi sono stata a Milano a fare ulteriori esami. Il legamento interessato non è il crociato ma il collaterale e non è neanche rotto ma è lasso (cioè c’è minore tenuta a livello di articolazioni), per cui insieme al dottor Panzeri e al dottor Schönhuber abbiamo deciso di non operarmi. Non devo più scendere a 100 all’ora per cui lasciamo il mio ginocchio destro come è sempre stato. Vado però avanti con la fisioterapia così penserò di essere ancora un’atleta…”. 

Ma oggi Daniela ha anche pubblicato un post sulla sua pagina Facebook nel quale, oltre agli aggiornamenti sui suo infortunio, ha voluto ringraziare tutti coloro che l’hanno supportata nel corso della sua vita sportiva: “Giunta al termine della mia carriera volevo ringraziare tante persone: in primis la mia family che mi ha permesso di sciare e non mi ha mai "costretta" al risultato fin da piccola; i miei allenatori del passato,  soprattutto Silvano che ha creato l'atleta da gara che sono (ero😢) e mi ha insegnato tanto, soprattutto che il lavoro paga sempre; la grande famiglia della federazione italiana sport invernali, quelli del palazzo e tutti gli allenatori, Skiman, Fisio, preparatori che mi hanno seguita dal 2000 a mercoledì scorso; Gianpi per la preparazione di tantissimi anni(più di vent'anni...la pressa è di mia proprietà ormai😜) e Cristiano per il recupero degli infortuni dell'anno scorso e l'allenamento dell'ultima stagione 🔝; Lucio Zanchi per avermi permesso di allenarmi in Millennium( anche a ferragosto😓) e Paolo Cima per avermi messo a disposizione Medical Spa; gli sponsor che mi hanno supportata e mi hanno fornito il materiale migliore; Marco Bonometti di OMR per avermi supportata dai mondiali di Garmisch fino ad oggi; le mie compagne, le dhlions con le quali fare allenamento è stato sempre divertente e costruttivo; le mie amiche e i miei amici per avermi fatto pensare ad altro e non allo sci quando ero a casa; le mie migliori amiche perché......perché sono le migliori amiche del mondo 😘; i giornalisti e i media che hanno parlato di me e dello sci (continuate a parlarne e a scriverne!!!!); i fan che mi hanno scritto parole bellissime quando le cose non giravano, e che hanno gioito con me a la thuile. Grazie!!!!! Non ci sono altre parole......mi mancherà un sacco fare discesa…..” Grazie di tutto a te Dada e in bocca al lupo per la tua vita futura!

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