Della Mea, unico sorriso azzurro (per ora) a Lienz. Preoccupa l'involuzione di Peterlini

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Della Mea, unico sorriso azzurro (per ora) a Lienz. Preoccupa l'involuzione di Peterlini

Dopo la prima manche dello slalom sulla Schlossberg, la tarvisiana è gran quattordicesima a 2"74 da Shiffrin. "Finalmente ho avuto intensità da cima a fondo". Dentro anche Rossetti, decisamente delusa, il ritorno di Brignone "con buone sensazioni, peccato davvero per l'uscita".

Due sole qualificate sulle otto partenti, con Lara Della Mea e Marta Rossetti uniche protagoniste azzurre dalle ore 13.00 nella seconda manche dello slalom di Lienz, che vede Mikaela Shiffrin dominare in lungo e in largo.

Molto bene la tarvisiana, 14esima a 2”74 dalla leader e con il focus sull'attacco alla prima top ten della carriera, decisamente meno la gardesana, 26esima a 3”55 (col pettorale 25, unica italiana nelle trenta della startlist) e chiamata alla solita rimonta. Peccato per “Tite” Sola, la prima qualificazione sarebbe stata davvero importante per la fiducia, con la 33esima piazza della trentina appena davanti a Martina Peterlini, la cui involuzione dopo le buonissime gare di Levi inizia a preoccupare, anche se nel pre gara la roveretana aveva detto di essersi allenata bene e sentirsi di sciare bene in questo periodo.

Penso di aver sciato bene dall'inizio alla fine e soprattutto con intensità – le parole di Della Mea ai microfoni di Rai Sport - La pista era bellissima, c'era solo un po' di binario, ma col n° 33 andava ancora benissimo”. Marta Rossetti ammette: “Ho preso veramente tanto, mi hanno detto che i primi due intermedi non erano male, ma in realtà io non mi sono mai sentita bene sin dall'inizio con gli appoggi. Non ho sciato come so fare”.

Federica Brignone, che non gareggiava in uno slalom di CdM da oltre un anno (quando andò a punti a Killington), pagava solo 37 centesimi al primo intermedio, poi l'errore costatole il primo “zero” di una stagione sinora magica nelle sue discipline. “Oggi non ero neanche partita male, anzi, considerato che mi sono inciampata alla prima porta – le parole di Fede, intervistata sempre dal collega Simone Benzoni a Rai Sport – Poi ho preso in pieno quel doppio palo, impuntandomi e finendo fuori. Dispiace perchè la pista era bellissima e si poteva fare, come non accade spesso in slalom. Kranjska Gora? Voglio continuare a sciare così, l'obiettivo è quello di rimanere concentrata su atteggiamento, attitudine e sciata, mi auguro di ripartire allo stesso modo nel 2024”.

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