Ecco Fede dopo le dimissioni dalla clinica: "Per le Olimpiadi non possiamo sapere ora come andrà, l'intervento è stato tosto"

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinol'intervista

Ecco Fede dopo le dimissioni dalla clinica: "Per le Olimpiadi non possiamo sapere ora come andrà, l'intervento è stato tosto"

Federica Brignone ha parlato alla stampa dopo essere uscita, a cinque giorni dall'intervento chirurgico subito al ginocchio sinistro, dalla clinica La Madonnina di Milano. "Non pensavo di aver... rotto tutto. non ho alcun tipo di rimpianto. Attendiamo la TAC di controllo per capire i tempi di recupero, non sono una che molla ma dovrò guarire al 100%".

Le prime parole fuori dalla clinica La Madonnina di Milano, che oggi finalmente ha lasciato dopo quanto accaduto da giovedì scorso, quando in tarda serata era stata operata dall’equipe guidata dal dottor Andrea Panzeri, a poche ore dal durissimo crac patito in pista all’Alpe Lusia, con il ginocchio sinistro distrutto nella 2^ manche del gigante tricolore.

Federica Brignone racconta i suoi primi giorni post infortunio, una volta dimessa e pronta a cominciare il lungo percorso di recupero, il primo di questo tipo e che arriverà proprio dopo aver dominato una stagione pazzesca. La fuoriclasse di La Salle non molla, e questo si era già capito poche ore dopo l’incidente agli Assoluti, ma è ben consapevole che la strada sarà durissima: “Ero in uno dei momenti più belli della mia vita, è successa questa cosa – spiega la vincitrice della CdM ai cronisti fuori dalla clinica - Se fai lo sciatore succede, così tosta è un po' tanto ma posso dire di avere avvertito veramente tanto affetto: messaggi, fiori, regali.

Sono stati cinque giorni in cui ho ricevuto grande energia e affetto. Non so ancora quanto ci vorrà, lavoreremo un passo alla volta. Il prossimo è iniziare la fisioterapia, quello successivo sarà la TAC di controllo per capire la guarigione dell’osso e da quel momento faremo tutti i programmi e cercheremo di capire quale sia la cosa migliore da fare.

Non sono una che molla, non è la mia indole. Le cose che ti succedono sono uno spunto per diventare un'atleta e una donna migliore, ma certamente questo è stato un intervento più tosto di quello che immaginavo. Non pensavo di aver fatto en plein in termini di fratture, ora voglio agire con calma e serenità. Dovrò tener duro, ma sono pronta anche perché ho dovuto sempre faticare”.

Sulla scelta di partecipare anche quest’anno agli Assoluti, non c’è alcun tipo di passo indietro, anzi. “Non ho rimpianti, farei tutto uguale. Ero contenta di essere ai campionati italiani, ero pronta ad iniziare la preparazione per la prossima stagione. Le Olimpiadi? Oggi non lo possiamo sapere, Milano-Cortina è uno stimolo, ma era uno stimolo anche prima. Volevo continuare la mia carriera ovviamente per i Giochi in casa, ma non voglio che questa cosa adesso distrugga il mio percorso.

L'importante è guarire nel modo giusto. Sarò competitiva solo con la gamba guarita al 100%”.

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