Gara pazzesca a Sölden: Anna Fenninger e Mikaela Shiffrin vincono il gigante ex-aequo! Quinta Federica Brignone

Gara pazzesca a Sölden: Anna Fenninger e Mikaela Shiffrin vincono il gigante ex-aequo! Quinta Federica Brignone
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Gara pazzesca a Sölden: Anna Fenninger e Mikaela Shiffrin vincono il gigante ex-aequo! Quinta Federica Brignone

Non è la prima volta che a Sölden c’è un ex-aequo: nel 2002 vinsero addirittura in tre, e cioè Andrine Flemmen, Nicole Hosp e Tina Maze.

Qui il risultato completo e l'analisi della gara e le classifiche di Coppa del Mondo!

Stavolta a vincere è “solo” una coppia, ma che coppia! A trionfare sono state Mikaela Shiffrin e Anna Fenninger, protagoniste di un duello all’ultimo sangue che promette di durare per tutta la stagione in maniera diretta in gigante ma anche in classifica di Coppa del Mondo se Mikaela continuerà a dominare in slalom e se Anna sarà continua come l’anno passato nella velocità. Le due erano separate da 9 centesimi a favore della statunitense nella prima manche, quando Mikaela era stata bravissima a sfruttare il numero 1 di partenza ma anche a dare 44 centesimi ad Anna sul piano finale.

Nella prima parte della seconda frazione, su un pendio sul quale il sole non ha fatto capolino a causa di qualche nuvola, Anna sembrava avere partita vinta con 63 centesimi di vantaggio al primo intermedio ma sul muro e sul piano finale Mikaela diventava una belva e piano piano recuperava fino ad appaiare il tempo dell’austriaca: due fuoriclasse assolute dotate di una solidità tecnica e mentale impressionante. Per Mikaela è il primo successo in gigante, il decimo in assoluto in Coppa del Mondo, per Anna l’ottavo in gigante, il nono in Coppa e il quinto consecutivo tra i pali larghi, serie iniziata il 28 dicembre 2013 a Lienz quando al terzo posto si classificò Mikaela, allora al suo secondo podio nella specialità dopo la piazza d’onore di Beaver Creek di 27 giorni prima.

Era dal 2004, quando c'era riuscita Anja Pärson, che nessuna ragazza vinceva cinque giganti consecutivi di Coppa del  Mondo. Ma il record di Deborah Compagnoni, otto di fila tra il 1997 e il 1998, è ancora lontano. Al terzo posto, staccata di 27 centesimi, Eva-Maria Brem. L’austriaca, da quando è stata esclusa dal quartetto del Wunderteam del gigante per Sochi, ha innestato un’altra marcia: prima delle scorse Olimpiadi, zero podi, dallo scorso marzo un secondo, due terzi (compreso quello di oggi) e un quarto posto. Brem ha rimontato dal settimo posto della prima prova buttando giù dal podio per soli 2 centesimi la connazionale Kathrin Zettel, una che da queste parti è molto abituata a salirci: ben cinque volte, anche lei oggi ha rimontato quattro posizioni nella seconda metà gara. Morale della favola, tre austriache nelle prime quattro, la sola intrusa è Shiffrin. Proprio Kathrin era stata l'ultima atleta di casa a vincere sul Rettenbach sei anni fa.

Ma noi siamo felicissimi di rivedere a ottimi livelli Federica Brignone: quinta a soli 37 centesimi dalle vincitrici e a 1 decimo dal podio con due manche molto convincenti (era quarta dopo la prima) soprattutto sul piano del Rettenbach ma anche su un muro centrale poche volte così duro e così spaccato. Sesta (con sei posizioni rimontate) la tedesca Viktoria Rebensburg, oro olimpico a Vancouver 2010, settima la francese iridata in carica Tessa Worley che ha fatto un ritorno in gara da urlo dopo l’infortunio al ginocchio di dieci mesi fa, ottava la svedese Maria Pietilä-Holmner e nona una buona Nadia Fanchini malgrado lei dica di essere ancora un po’ indietro di condizione. Chiude la top ten Tina Weirather, un’altra pretendente per la Coppa generale, decima.

A proposito di pretendenti per la Coppa, delusione di giornata indubbiamente Lara Gut, vincitrice qua l’anno scorso e oggi ricaduta nella seconda manche nel solito errore, l’internata con tocco dello scarpone sulla neve e successiva scivolata dopo che nella prima, mettendo la mano per terra, si era miracolosamente salvata. Altra grossa delusione Tina Maze, ventiduesima, la stessa Tina Maze protagonista di quel triplo ex-aequo di 12 anni fa ricordato in precedenza e la stessa che aveva vinto sul Rettenbach due anni fa. Meglio del previsto invece Julia Mancuso, diciassettesima. Appena fuori dalle top ten, undicesime ex-aequo, le svedesi Sara Hector e Jessica Lindell-Vikarby, quest’ultima per ora decisamente lontana dal rendimento dello scorso inverno. Tredicesima Andrea Fischbacher, l’austriaca ha ottenuto il miglior tempo parziale nella seconda frazione recuperando tredici gradini, quattro in più di Hector, secondo tempo parziale.

Buono anche il rientro di Irene Curtoni dopo che negli ultimi 19 mesi aveva disputato solo due gare e nessuna negli ultimi nove: la valtellinese ha chiuso quattordicesima, e cioè nelle prime quindici, traguardo minimo per lei se sta bene. Primi punti in carriera per Marta Bassino, ventunesima, due posizioni peggio del gigante di Lenzerheide che però essendo disputato durante le finali di Coppa, è una gara molto particolare perché con un campo di partecipazione nettamente inferiore come numero di atlete e con punti di Coppa solo per le prime 15. Purtroppo sono uscite nella seconda manche Manuela Moelgg e Francesca Marsaglia, l'altoatesina però è partita in anticipo e quindi sarebbe stata squalificata. Ora subito una pausa di tre settimane per la Coppa del Mondo femminile che torna il prossimo 15 novembre con lo slalom di Levi, in Finlandia.

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