Goggia, 3 podi su 3 ma... "non ho sciato bene". Curtoni: "Ora l'ultimo passo". Brignone: "Manca un po' di fiducia"

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Goggia, 3 podi su 3 ma... "non ho sciato bene". Curtoni: "Ora l'ultimo passo". Brignone: "Manca un po' di fiducia"

L'analisi delle azzurre dopo il super-g di Sankt Moritz, con tutti i piazzamenti dal 3° al 6° dove Pirovano (con un pettorale sfavorevole) conclude un poker dietro a Huetter e Gut-Behrami là davanti. A ridosso della top ten Bassino e Melesi, primi punti nella specialità per Zenere.

Una gara bella, spettacolare, tirata e con un altro podio per la Valanga Rosa, anche se forse dal primo dei due super-g di Sankt Moritz l’Italia si attendeva ancora di più.

Conny Huetter e Lara Gut-behrami sono state le uniche in grado di precedere le quattro azzurre in serie, ovvero Goggia, Curtoni, Brignone e Pirovano, che hanno terminato dal 3° al 6° posto, con Bassino e Melesi 11^ e 13^ per un altro risultato simil Beaver Creek (in quel caso furono 5 nelle 11), pure con i primi punti nella specialità per Asja Zenere. E con un’altra possibilità domenica, quando Sofia Goggia proverà a conquistare il secondo sigillo di stagione, perché è quello l’unico obiettivo della bergamasca come ha fatto chiaramente capire nell’intervista post gara a Rai Sport.

Al microfono di Simone Benzoni, l’olimpionica, oggi al terzo podio in altrettante gare (e sono 57 in totale in coppa) e sempre leader di specialità con 160 punti (alla pari di Gut-Behrami), ha spiegato che “St. Moritz è sempre un super-g molto tricky, con onde, dossi e punti ciechi. Chi guarda dal divano non se ne può accorgere, ma dobbiamo avere in mente la linea e fidarci ad andare nel vuoto.

Dal canto mio, non ho sciato tanto bene, ero leggermente più tesa rispetto a Beaver Creek; al tempo stesso, non è semplice perché non abbiamo più sciato dalla trasferta in America e quindi bisognava capire il grip, qui c’è sempre neve facile ma anche molto aggressiva.

Non è una brutta prestazione, ma neanche buonissima: certo, 3 gare e 3 podi non è assolutamente male, ma ho margine anche se non tutte le ciambelle riescono con il buco. Vonn? Tifo per lei”, aveva detto Sofia (poco prima che scendesse la statunitense) sull’amica e di nuovo collega, favolosa a chiudere 14esima col pettorale 31.

Elena Curtoni ha chiuso quarta, a 9 centesimi dal ritorno sul podio proprio nella gara che la vide infortunarsi gravemente un anno fa. Bravissima: “Su questa pista ci sono quasi sempre, mi sono divertita anche se la neve era strana – ha spiegato a Rai Sport la valtellinese - Ho perso un paio di appoggi e sotto potevo fidarmi di più, mi sono giocata lì il podio, ma so di esserci e manca solo un pezzetto in termini di confidenza. Arriverò, una volta liberata completamente: la stagione è iniziata in maniera positiva, devo solo continuare così sciando senza pensare al passato”.

“Sono partita col giusto atteggiamento, avevo ben in testa cosa fare, ma ho buttato in là i piedi e non ci sono andata sopra con il corpo – l’analisi di Federica Brignone, 5^ come a Beaver Creek – Essendo lontana dallo spigolo ho patito, le porte hanno preso me e non il contrario; ho grattato sotto il palo e perso velocità, questo non era un super-g da stare in linea ma continuare ad incrementare sempre, facendo curve a tempo e prima dei dossi.

Mi fa arrabbiare, perchè faccio errori banali e stupidi, di fiducia: non sto sciando male, ma di sicuro manca un po’ di decisione e fare le cose al momento giusto. Spero in fretta di mettere a posto tutti i pezzi”.

Laura Pirovano, sesta con 7 decimi di distacco, è stata molto brava col pettorale 17, quando la pista non concedeva più moltissimo nella parte centrale. “Sono contenta perché sono sesta dietro ad un filotto di compagne bravissime – ha raccontato, sempre a Rai Sport, la classe 1997 trentina - Se un giorno riuscirò a fare quel passo in avanti per il podio ok, ma non devo concentrarmi su quello.

Sono migliorata rispetto al primo super-g di stagione e speriamo di continuare così”.

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