Nel gigante di San Vigilio di Marebbe, la bergamasca è la migliore azzurra davanti di 6 centesimi a Brignone, mentre il podio si completa con Robinson e Hector, seconde ex-aequo. Bassino si deve accontentare di una top ten, buona gara di Melesi e Zenere.
Inutile negarlo, l'Italdonne esce delusa dal gigante di Kronplatz, l'ottavo di questa stagione, ma nella giornata sulla tostissima “Erta” c'è il raggio di luce di una Sofia Goggia che torna in una top five tra le porte larghe a 6 anni dall'ultimo podio a Kranjska Gora 2018.
San Vigilio di Marebbe è tutta di Lara Gut-behrami, a dir poco dominante in questo periodo e, dopo i due centri nei super-g di Zauchensee e Cortina, capace di prendersi anche il terzo gigante dell'inverno (mai successo in carriera), lei che non esultava nella specialità da Killington, ma ha sempre concluso tra le prime sei e, con 3 prove rimaste in calendario, è più vicina alla coppa di gigante oltre a riaprire tutti i discorsi per la generale.
Nella gara priva di Mikaela Shiffrin, Petra Vlhova e Valérie Grenier, tre stelle della top 7 mondiale (per la slovacca e la canadese la stagione è finita), la truppa azzurra non riesce a salire sul podio in occasione del secondo appuntamento di casa consecutivo dopo il trittico di velocità sull'Olympia delle Tofane.
Già in testa dopo la 1^ manche con un margine tra i 6 e i 7 decimi su Alice Robinson e Sara Hector, Gut-Behrami è “gigantesca” anche nella 2^ e chiuderà con 1”09 nei confronti della neozelandese, al terzo podio in stagione senza vincere (ma ora è davvero tornata ad esprimersi ad alto livello e con maggiore stabilità), e della svedese (17^ top-3 in carriera, altro gran risultato dopo la vittoria di Jasna), seconde ex-aequo.
Alle loro spalle, fuori dal podio per 14 centesimi, un'altra campionessa totalmente ritrovata: Ragnhild Mowinckel, vincente nella seconda discesa di Cortina e ai piedi del podio nel super-g di due giorni fa, è quarta resistendo a Goggia.
Sofia, appunto, che dall'ottava prestazione di metà gara, a 1”42 da Gut-Behrami perdendo tantissimo nel finale (sarà quello il suo rimpianto nel post gara), chiude quinta a 3 decimi dalla doppia piazza d'onore, col 2° tempo di manche e bruciando di 6 centesimi una furibonda Federica Brignone.
La valdostana vede il tabellone con quel rosso “+ 0”06” e scarica la sua rabbia colpendo il terreno con il bastoncino destro, consapevole che questa gara potrebbe, dopo l'uscita di Jasna e un mese di gennaio (podio di Kranjska Gora a parte) in generale davvero difficile dopo un avvio di stagione da sogno, costare tantissimo in chiave sfera di cristallo tra le porte larghe, con Gut-Behrami che scappa a +85 pt centrando la 42esima gemma in CdM, la quinta dell'inverno.
Sesta Fede a 1”45, ecco poi Zrinka Ljutic 7^ a 1”93, con una continuità buonissima in gigante per un'atleta che è già di una solidità eccezionale ad appena vent'anni (compiuti lo scorso week-end).
A 3 centesimi Camille Rast, altro talento che sulle due discipline tecniche ora è in totale sicurezza e fiducia, battendo di 8 centesimi Julia Scheib, 9^ con una seconda da... Julia Scheib, lei che era 25esima a metà gara e col miglior crono si è presa una top ten molto importante. Top ten che completa Marta Bassino, decima a 2”36, ma qui il discorso cambia perchè le difficoltà della cuneese, che era stata positiva a Cortina, sono evidentissime: era l'occasione giusta per rinascere davvero e cogliere il primo podio di stagione, ma l'iridata di super-g è mancata specialmente nella 2^ manche, scendendo dal sesto posto e ora interrogandosi su cosa dover cambiare, dopo aver già optato per una soluzione diversa in termini di skiman, per tornare davanti.
Alle spalle della campionessa di Borgo San Dalmazzo, in serie troviamo Moltzan (buona la sua gara), Lara Colturi che è dodicesima e accarezza la prima top ten in gigante sulla pista dove fu due volte 17esima un anno fa, e Ricarda Haaser (10 posizioni recuperate nella 2^) che è 13esima e assieme a Scheib rianima in parte l'Austria.
Al 14° posto Roberta Melesi, la quarta azzurra in classifica dopo il 17° della 1^ manche, poi c'è il 16° di Asja Zenere, che risale dal 24° di metà gara, e trova qualche punticino Elisa Platino, da 28^ a 26^.
In classifica generale, ricordando che si tornerà a parlare di coppa femminile solo il 10-11 febbraio con gigante e slalom a Soldeu, dopo la cancellazione delle gare veloci di Garmisch-Partenkirchen, è cruciale capire che se nelle sfide andorrane ci sarà o meno Mikaela Shiffrin al cancelletto.
La statunitense ha soli 95 pt di vantaggio su questa Gut-Behrami in fiducia totale, con Brignone a -331 e Goggia a 417 lunghezze, verso il sorpasso nei confronti di Vlhova al 4° posto.
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GIGANTE FEMMINILE – KRONPLATZ
1° Lara Gut-behrami in 2'00”64
2° Alice Robinson + 1”09
2° Sara Hector + 1”09
4° Ragnhild Mowinckel + 1”23
5° Sofia Goggia + 1”39
6° Federica Brignone + 1”45
7° Zrinka Ljutic + 1”93
8° Camille Rast + 1”96
9° Julia Scheib + 2”04
10° Marta Bassino + 2”36
14° Roberta Melesi + 2”68
16° Asja Zenere + 2”80
26° Elisa Platino + 3”78
DNQ Lara Della Mea
DNQ Laura Pirovano
DNQ Ilaria Ghisalberti
Slalom Gigante Femminile Kronplatz (ITA)
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Martedì 30 Gennaio 2024BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 3/15 | 15-120 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
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