I rimpianti di Rossetti: "Non mi sono adattata alla pista, ma sto tornando". Della Mea miglior azzurra: "Ho dato tutto"

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I rimpianti di Rossetti: "Non mi sono adattata alla pista, ma sto tornando". Della Mea miglior azzurra: "Ho dato tutto"

Saalbach 2025: le considerazioni delle quattro azzurre protagoniste dello slalom mondiale, con il 13° posto della tarvisiana quale miglior piazzamento, anche se il 15° di Marta è chiaramente condizionato dal gravissimo errore nel finale della 2^ manche. Per Collomb un'esperienza iridata da ricordare con l'oro nel team parallel, Peterlini vuole dimenticare e pensare alle ultime gare di CdM.

Quattro piazzamenti tra le prime ventidue è certamente il miglior risultato di squadra della stagione, ma per distacchi (oltre i 4” dalla vincitrice per Della Mea e Rossetti, più di 6 per Collomb e Peterlini) e la considerazione ovvia che ai Mondiali risulta un po’ più semplice, in particolare con le tantissime uscite anche di nomi top (specialmente nella manche d’apertura), di sicuro l’Italia non può sorridere per l’esito dello slalom femminile di Saalbach 2025.

Marta Rossetti è stata la vera protagonista della giornata azzurra e unica con un potenziale da top 10, se non qualcosa in più sino all’errore fatale sul ripido della manche decisiva, quando la 25enne gardesana si è completamente fermata per poi chiudere quindicesima, risultato che almeno vale 16 pt in ottica WCSL, punti che mai erano arrivati in stagione e avevano fatto dubitare in molti sulla convocazione di Marta per questa rassegna. Visto il suo rendimento, anche nella manche di slalom della combinata a squadre, lo staff tecnico ha avuto ragione ma, ancora una volta, il raccolto è misero rispetto al potenziale. “Non sono riuscita ad adattarmi alla pista – ha detto Rossetti nel post gara tramite l’ufficio stampa FISI - ma venivo da un periodo davvero difficile e piano piano sto ritornando ai miei livelli”.

“Ho cercato di fare il meglio, dando davvero tutto – ha sottolineato Della Mea, tredicesima e come a Méribel due anni fa la prima delle italiane – Forse nella prima parte della 2^ manche, dove girava di più, mi sono fatta addormentare troppo dal ritmo”.

Martina Peterlini, in lacrime al termine della prima manche quando ha pagato quasi 5” da Rast, ha vissuto un Mondiale amarissimo, colpita dall’influenza nella settimana della gara (dopo aver disputato anche la combinata a squadre in condizioni precarie): “Tutti mi hanno detto, per consolarmi, che è meglio sia successo qui che alle Olimpiadi – ha detto a Rai Sport la roveretana, riferendosi al suo malanno – Cerco di vederla così perché fa male, noi ci mettiamo tantissimo impegno e arrivare nelle peggiori condizioni possibili non è mai bello.

La prossima gara (a Sestriere, ndr) saremo in casa, speriamo di rimetterci in sesto”.

Giorgia Collomb ha salutato con un 21° posto (giusto davanti a Peterlini) per la sua terza gara mondiale, ma brilla ancora l’oro nel team parallel da assoluta protagonista. “Torno a casa con un pezzo… molto grande – ha sorriso la giovanissima valdostana riferendosi alla medaglia – Sono un po’ triste di come sia andato questo slalom, perchè ho faticato proprio ad adattarmi, ma sono contenta perché ho passato un momento difficile in stagione e sto tornando a piccoli passi”.

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A Saalbach le condizioni sono ideali per l'ultima sfida femminile di questa rassegna iridata, con lo slalom aperto da Katharina Liensberger, seguita da Holdener e dalla regina della disciplina, che non è al meglio ma punta al nono titolo mondiale della carriera dopo l'oro nella combinata a squadre. Numero 6 per una Zrinka Ljutic in condizioni top, per l'Italia la sola Peterlini al via nelle trenta (pett. 22 per la trentina), poi Rossetti, Della Mea e Collomb.