Il capolavoro di una vita: la discesa delle finali vede Conny Huetter prendersi tutto, Nicol Delago fantastica 3^

Il capolavoro di una vita: la discesa delle finali vede Conny Huetter prendersi tutto, Nicol Delago fantastica seconda
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Il capolavoro di una vita: la discesa delle finali vede Conny Huetter prendersi tutto, Nicol Delago fantastica 3^

Gara particolare tra caldo e interruzioni a Saalbach: la Coppa del Mondo femminile si chiude con un trionfo austriaco guidato dalla stiriana, semplicemente perfetta per un sogno di cristallo che si realizza a 31 anni, alle sue spalle una rinata Ilka Stuhec e poi la gardenese che sale ancora sul podio, precedendo le altre aquilotte Ager (ad un centesimo da Nicol), Venier e Puchner, mentre Brignone avvicina i 1600 punti con la top ten, dalla quale rimane esclusa Pirovano. Gut-Behrami perde il trofeo di specialità finendo pure lontana dalla zona punti, per Goggia c'è il 3° finale quale piccola consolazione.

Il capolavoro di una vita, davanti al pubblico di casa per una gioia immensa provata dopo una carriera ricca di qualche bella vittoria, certo, ma anche tanti infortuni che hanno frenato un talento enorme come “Conny” Huetter.

Oggi la classe '92 stiriana si riprende tutto con gli interessi, conquistando la CdM di discesa nel tripudio di Saalbach, visto che il Wunderteam torna tale in una gara finale particolare, certo, tra caldo e qualche interruzione (anche per il vento), ma che ha visto imporsi la più forte, che aveva preparato questo appuntamento nei minimi dettagli.

Clamoroso il sorpasso finale nei confronti di Lara Gut-Behrami, che la precedeva di 72 punti prima di questa ottava e ultima prova stagionale di specialità, ma che oggi è finita addirittura fuori dalla zona punti, diciassettesima a 1”89, vedendo svanire il poker di coppe (sarebbe stata la prima della storia in campo femminile a vincere le graduatorie tra generale, discesa, super-g e gigante) e il suo primo trofeo di discesa.

A quel punto, a Huetter sarebbe bastato pure il 2° posto e qualche rischio, in una parte conclusiva di discesa davvero ricca di emozioni, c'è stato con la prestazione di Ilka Stuhec, in vantaggio di 5 centesimi all'ultimo intermedio e finita seconda per 0”17, in un podio che si completa con un'altra top-3 azzurra, quella di Nicol Delago che per un centesimo brucia Christina Ager e festeggia la sua quinta volta (seconda stagionale dopo Zauchensee) lassù in carriera finendo a terra, con tanto di air bag aperto, col suo sorrisone in zona traguardo.

Huetter (oggi al sesto centro in CdM, il secondo in discesa oltre 6 anni dopo Lake Louise) riporta la sfera di cristallo della disciplina regina in Austria a 5 anni dall'ultima volta, firmata proprio da Nicole Schmidhofer alla quale è legata da un fortissimo rapporto di amicizia, tanto da aver creato assieme all'ex compagna un podcast di grande successo; “Nici”, non a caso, è stata la prima a volare in pista per abbracciarla nel momento in cui Gut-Behrami ha tagliato il traguardo.

La classe '92 austriaca vince la coppa di discesa con 397 punti, 28 in più rispetto a Gut-Behrami e con 47 su Sofia Goggia che, grazie alla “retrocessione” di Venier sino alla quinta piazza, resiste per 4 lunghezze alla seconda delle austriache, quarta davanti a Brignone, in top five di specialità in tre discipline.

La classifica generale finale di CdM? Lara Gut-Behrami a quota 1716 punti, Brignone con 1581, accarezzando pure l'idea dei 1600 che questa mattina erano quasi diventati un obiettivo, e Mikaela Shiffrin (al parterre assieme al fidanzato Kilde) terza a 1409, chiaramente con la caduta di Cortina decisiva in negativo per la statunitense che puntava alla sua sesta volta in cima al mondo come Annemarie Moser-Proell. Ci riproverà nel 2024/25.

Nella gara odierna, l'Austria piazza pure tre atlete ai piedi del podio, con Christina Ager (partita col numero 2 prima di un'interruzione di oltre 10 minuti per un problema accusato da un lisciatore) appunto quarta davanti a Venier, che perde una vita in alto prima di un rush finale buonissimo, e Puchner.

Settima piazza, a 75 centesimi da Huetter, per Michelle Gisin che regola Kira Weidle, mentre a 1”13 conclude Federica Brignone che, come da previsioni, paga tanto nel primo minuto di gara prima di fare bene nella seconda parte, in quelle poche curve previste su una pista che non è il massimo per la valdostana, comunque ancora in top ten (e appunto quinta di specialità).

Decima Raedler, undicesima Ledecka (scesa dopo Delago e Stuhec, in quella fase ci si aspettava di certo più dalla ceca che aveva trionfato ieri in super-g) e un centesimo dietro Laura Pirovano, dodicesima in una stagione che l'ha vista protagonista con buona costanza, pur senza l'atteso primo podio. Niente punti per Bassino, che termina però nella top ten di discesa proprio come la trentina, oggi 18esima a 2”02 solo davanti alle norvegesi.

Per Kajsa Vickhoff Lie e Ragnhild Mowinckel è stata una gara difficilissima sin dal principio, ma ciò che conta oggi è il saluto alla seconda, all'ultima recita della carriera con il “4” nel suo destino, tante quante le vittorie in Coppa del Mondo, le medaglie nei grandi eventi (2 alle Olimpiadi, 2 ai Mondiali) e il piazzamento nella generale del 2021/22, il suo migliore in assoluto.

Buona vita, Ragnhild.

Domenica la gara maschile, meteo permettendo visto che il rischio cancellazione, con la tempesta in arrivo a Saalbach, è decisamente concreto.

 

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DISCESA FEMMINILE – FINALI SAALBACH

 

Cornelia Huetter in 1'45”08

Ilka Stuhec + 0”17

Nicol Delago + 0”49

4° Christina Ager + 0”50

5° Stephanie Venier + 0”62

6° Mirjam Puchner + 0”63

7° Michelle Gisin + 0”75

8° Kira Weidle + 0”81

9° Federica Brignone + 1”13

10° Ariane Raedler + 1”17

12° Laura Pirovano + 1”32

18° Marta Bassino + 2”02

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