La favola di Huetter: "Ci credevo in super-g, mai avrei pensato alla coppa di discesa". Mowinckel, addio tra gli applausi

La favola di Huetter
Info foto

Pentaphoto

Sci Alpinofinali coppa del mondo

La favola di Huetter: "Ci credevo in super-g, mai avrei pensato alla coppa di discesa". Mowinckel, addio tra gli applausi

"Conny" è riuscita a coronare una carriera, lei tormentata dagli infortuni e dalla mancanza di continuità che, proprio in questo inverno, ha trovato in entrambe le discipline veloci. Le sue emozioni nel post gara, mentre Lara Gut-Behrami mette da parte la delusione per il poker mancato: "Huetter nettamente più brava di me, ci vediamo ad ottobre". A Saalbach c'è il saluto della norvegese, tra le lacrime delle colleghe.

Una favola a lieto fine, un trionfo meritato per una carriera già bella di suo, ma che ha sempre dato la sensazione del “vorrei ma non posso”, vuoi per gli infortuni, soprattutto, ma anche per quella “potenza senza controllo” che troppe volte ha portato Cornelia Huetter a deragliare, doversi rialzare, non trovare quella continuità per giocarsi qualcosa di importante.

E' cambiato un po' tutto dall'inverno 2022/23, non solo per il podio mondiale (bronzo nel super-g iridato di Méribel a firma Marta Bassino), ma più che altro per essere arrivata a giocarsi la Coppa del Mondo di super-g sino alle finali di Soldeu.

Anche quest'anno, con sei podi e la vittoria (in super-g) a Zauchensee, Conny era lì e venerdì ha vissuto una delusione visto che, pur dovendo recuperare ben 69 punti a Lara Gut-Behrami, ha ammesso che ci credeva eccome perchè proprio in quella specialità sentiva il miglior feeling (in ogni caso ha terminato terza dietro a Gut-Behrami e Brignone). In discesa, invece, la classe 1992 stiriana non vinceva dal dicembre 2017, quell'unica volta a Lake Louise: oggi a Saalbach è cambiato tutto, con il colpo doppio del successo (il suo sesto in coppa) e della sua prima sfera di cristallo, partendo dal -72 rispetto a Gut-Behrami che questa volta ha battuto.

Un'autentica favola (tanto da fare commuovere coach Roland Assinger in diretta tv), anche perchè tutto è accaduto nella sua nazione e l'Austria non vinceva la coppa femminile di discesa dal 2018/19, quando ci riuscì Nicole Schmidhofer. E l'ex iridata di super-g è la migliore amica di “Conny”, assieme alla quale da pochi mesi, dopo il ritiro di “Nici”, ha avviato un podcast. “E' tutto così... irrealistico – l'emozione di Huetter nell'intervista del post gara con l'ORF – Due giorni fa sognavo di riuscirci in super-g, ne avevo la possibilità e ci credevo, mai avrei pensato alla discesa.

Inoltre, oggi mi sentivo lenta mentre scendevo, poi ho notato la folla al traguardo, il numero 1 sul tabellone, il pubblico impazzito. E' stato qualcosa di unico nella mia vita, poi c'è stato da tremare per evitare che mi battessero (anche se con Gut-Behrami poi finita fuori dalla zona punti, il 2° posto sarebbe bastato, ndr). E' incredibile”.

Lara Gut-Behrami è stata la battuta di giornata, dopo aver vissuto finali certo non semplici (anche per la separazione con un elemento fondamentale del suo staff come Alejo Hervas), seppur ricche di soddisfazioni con tre coppe arrivate. La quarta, per scrivere la storia (nessuna ha mai vinto nello stesso inverno generale e trofei di discesa, super-g e gigante), è svanita con il 17° posto in una discesa per lei molto complicata, per la verità anche poco adatta alle sue caratteristiche: “Ogni volta che vai in partenza te la devi giocare, Huetter è stata nettamente più brava oggi – ha dichiarato la campionessa di Comano nell'intervista in diretta a Rai Sport – Ho fatto fatica, la coppa è andata ma come sempre non c'è mai niente di scritto o dovuto.

E' chiaro, all'ultima gara si parla di questo, ma sarebbe assurdo girare tutto in negativo. Ci rivedremo a fine ottobre? Sicuramente”, ha confermato ancora una volta Lara sulla volontà di fare un altro anno nel circo bianco.

E' stato anche il sabato dell'addio al circuito di Ragnhild Mowinckel, dopo quasi 250 pettorali indossati e con la voglia di fare bene anche oggi, ma con la norvegese (come la compagna Lie, la prima poi ad accoglierla dopo aver tagliato l'ultimo traguardo) letteralmente “piantata” coi materiali e in fondo alla classifica.

Poco male, la vittoria in stagione è arrivata in discesa a Cortina e sarà quella, la quarta della sua avventura in Coppa del Mondo, l'ultima grande soddisfazione per una campionessa che mancherà a tutti, tanto che le avversarie, ma più che altro amiche perchè Mowinckel è stata davvero amatissima da chiunque nel circo bianco, erano più commosse della protagonista stessa, alla quale le atlete hanno dedicato video e messaggi splendidi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
543
Consensi sui social

Più letti in scialpino

Casse si ferma nel finale, ma è 2° a 8 centesimi da Crawford nell'ultima prova gardenese. E Paris risale...

Casse si ferma nel finale, ma è 2° a 8 centesimi da Crawford nell'ultima prova gardenese. E Paris risale...

Sulla Saslong il nuovo training (l'ultimo prima di super-g e discesa di venerdì e sabato, domani si riposa) che rimescola un po' le carte, ma con il piemontese sempre velocissimo. Sarrazin ancora in quota, Domme a poco più di mezzo secondo (11° tempo), mentre Odermatt spinge solo parzialmente. Gran giornata per Abbruzzese, 14° e con un pettorale per la gara conquistato.