Se n'è andata oggi ad Aosta una delle atlete che ha scritto la storia dello sport azzurro ad ogni livello: alle Olimpiadi di Oslo 1952 scrisse una pagina leggendaria con quel bronzo in discesa, prima di tante altre imprese.
Mercoledì 11 Novembre 2020
La prima donna dello sport italiano capace di conquistare una medaglia ai Giochi Olimpici invernali.
Basterebbe questo per sottolineare la grandezza di Giuliana Minuzzo-Chenal, scomparsa oggi all'età di 88 anni dopo una malattia che l'ha vinta, lei vicentina che ormai da tanti anni viveva in Valle d'Aosta, prima a Cervinia e poi nel cuore di Aosta dove è spirata.
Nata il 26 novembre 1931 a Vallonara di Marostica, la “principessa delle nevi” è stata colei che, assieme a Celina Seghi e Zeno Colò, per i quali proprio in questo 2020 è stato celebrato il centenario dalla nascita, ha fatto la storia dello sci azzurro, quello dei pionieri. La vicentina, tre volte campionessa italiana di discesa, due volte in gigante e quattro volte in slalom, ha scritto la pagina più bella il 17 febbraio 1952, quando alle Olimpiadi di Oslo (nello stesso giorno del trionfo di Zeno Colò) conquistò il bronzo in discesa libera, appunto prima donna azzurra di sempre su un podio a cinque cerchi nell'edizione invernale dei Giochi.
Minuzzo, però, fu straordinaria protagonista di una carriera ultra decennale, sfiorando due volte la medaglia pure ai Giochi di casa a Cortina, nel 1956 (quarta sia in discesa che in slalom), dove arrivò comunque un bronzo in combinata valevole ai tempi per l'edizione dei Mondiali. Ed ecco che, alla sua terza e ultima partecipazione olimpica, a Squaw Valley 1960 conquistò un altro bronzo, questa volta in gigante.
In occasione dei Giochi Olimpici di Cortina, tra l'altro, prestò il giuramento olimpico. Anche in quel caso, fu una prima storica per lo sci e lo sport italiano.
Video : SQUAW VALLEY 1960 GIGANTE DONNE BRONZO DI GIULIANA CHENAL MINUZZO
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