Martina Peterlini: "Parto sempre per andare al massimo delle mie potenzialità"

Martina Peterlini: 'Parto sempre per andare al massimo delle mie potenzialità'
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Martina Peterlini: "Parto sempre per andare al massimo delle mie potenzialità"

L’azzurra Martina Peterlini racconta a Neveitalia la sua stagione di Coppa del Mondo disputata sinora, tra alti e bassi, e le sue aspettative per le ultime gare della stagione.

È la slalomista più in forma della squadra azzurra. Dopo tre anni difficili a causa di vari infortuni, tra cui la rottura del crociato, del menisco e la lesione del legamento collaterale del ginocchio sinistro a dicembre 2021, a seguito di una caduta in una gara di Coppa Europa in Valle Aurina, Martina Peterlini, 26enne di Rovereto, ha iniziato la stagione di Coppa del Mondo con due buoni risultati nel doppio slalom di Levi, un dodicesimo ed un diciassettesimo posto, seppur partita in entrambe le gare con il pettorale 45. Nei quattro slalom successivi, però, l’azzurra è entrata in difficoltà: a Killington, Courchevel, Lienz e Kranjska Gora non ha portato a casa punti.
I risultati sono tornati poi nella night race di Flachau con il 13esimo posto e nell’ultimo slalom disputato a Jasna dove Martina ha concluso dodicesima, piazzamento che le ha permesso di rientrare nella top 30 della WCSL.


“Nelle ultime tre stagioni purtroppo sono riuscita a fare poche gare, avevo poca continuità negli allenamenti a causa di vari infortuni, prima la schiena, poi il ginocchio e ho avuto problemi nel rientro – spiega Martina Peterlini – Nel doppio slalom di Levi sono partita subito bene e quindi volevo sin da subito buoni risultati anche nelle gare successive. Ho iniziato a pensare un po’ troppo al risultato, sono entrata in tilt, e mi sono dimenticata di sciare come so. In più a inizio stagione c’è un calendario fitto di gare di slalom. Dopo gli slalom di Killington, Courchevel, Lienz e Kranjska Gora, dove non ho preso punti, sono rientrata a casa, mi son messa tranquilla e con serenità sono riuscita a portare di nuovo buoni risultati a Flachau e Jasna. Se sono tranquilla e serena riesco a rendere, se invece inizio a pensare troppo, vado un po’ in tilt”.

 

“In estate ho eseguito la preparazione atletica sia con la squadra che con il mio preparatore a casa – continua Martina Peterlini - Ad Ushuaia abbiamo fatto un bel blocco di allenamento e abbiamo fatto un buon lavoro anche prima di Levi”.

Sull’infortunio al ginocchio  occorsole nel dicembre del 2021 in Valle Aurina, l’azzurra ci racconta: "In questo momento al ginocchio non ci penso più. Sono consapevole che nelle ultime tre annate mi mancano dei passaggi rispetto alle mie avversarie però piano piano, giorno dopo giorno, mi sta tornando la fiducia e bisogna dare la continuità a questa fiducia. Siamo sulla buona strada, stiamo facendo un buon lavoro”.

La squadra azzurra di slalom  fa fatica ad emergere, al momento, vede solo Peterlini nelle prime 30 della classifica di specialità. Cosa manca per il risultato di squadra?
“Nelle ultime gare è mancato anche un pizzico di fortuna perché io, Marta Rossetti e Lara Della Mea siamo ad oggi su un buon livello. In generale stiamo dando continuità ad un buon lavoro, l’importante è dare la continuità e poi sicuramente i risultati arriveranno. Ci alleniamo sempre bene, ci tiriamo l’un l’altra, abbiamo avuto anche dei confronti con le altre nazioni, c’è sempre da imparare, si può sempre crescere ma siamo su un buon livello. Poi le gare sono sempre a sé. Per quanto riguarda la sciata alcuni tratti li facciamo veramente bene. Dobbiamo mettere insieme tutti i pezzi e son sicura che anche a livello di squadra riusciremo ad esprimerci bene”.

 

Il prossimo slalom speciale è previsto a Soldeu, in Andorra, l’11 febbraio: “Non conosco la pista, avevo disputato le finali di Coppa Europa a Soldeu qualche anno fa, ma avevo fatto dieci porte – spiega Martina Peterlini -  In questo periodo sto sciando bene, la fiducia sta crescendo di giorno in giorno, e anche i risultati stanno arrivando, danno morale, partirò serena e soprattutto convinta di riuscire a fare ciò che di buono sto facendo in allenamento. Poi il risultato è relativo, è un insieme di fattori. Non voglio pensare tanto al risultato, ma al mio feeling sugli sci. Io parto sempre per andare al massimo delle mie potenzialità”.

Da adesso sino a fine stagione mancano solamente due slalom (Soldeu e Are) e le finali a Saalbach in Austria e l’azzurra ha già bene in mente il quadro della stagione sinora disputata e i suoi prossimi obiettivi: "Dopo le annate che ho perso è sempre difficile partire dietro e scalare i numeri di partenza. Sono contenta di essere tornata tra le prime trenta e di poter partire un po’ più avanti rispetto ai numeri che avevo a inizio stagione per potermela giocare bene. Nelle ultime gare ho trovato quella fiducia che vorrei riuscire a portare fino a fine stagione”.

“Vorrei pensare più al gesto tecnico che a dei possibili risultati, perché credo che i possibili risultati siano una conseguenza di quando faccio le cose fatte bene. Quindi a livello di risultati non mi pongo obiettivi, però mi pongo l’obiettivo di sciare come so e di riuscire a portare in gara il feeling che ho avuto anche negli ultimi giorni di allenamento", conclude Martina Peterlini, che nel corso di questa settimana ha lavorato con le compagne di squadra a Pozza di Fassa.

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