Nadia Fanchini e le parole da brividi ricordando Elena: "Ogni volta che mi fermo sprofondo nel dolore, era unica"

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Sci Alpinol'intervista

Nadia Fanchini e le parole da brividi ricordando Elena: "Ogni volta che mi fermo sprofondo nel dolore, era unica"

Meravigliosa intervista della campionessa bresciana a "Dribbling": a quasi due anni dalla scomparsa della sorella, l'ex azzurra ha raccontato la sua Elena. "Chiese ai medici di iniziare la chemio dopo i Giochi di PyeongChang, mi diceva sempre che lei avrebbe potuto sopportare il dolore, ma che pensava sempre alla malattia che colpiva i bambini".

Con le lacrime agli occhi ogni volta che le scorrevano davanti le immagini di Elena, nei filmati da brivido che Rai Sport ha prodotto per confezionare un momento davvero molto speciale e toccante.

Nadia Fanchini è stata ospite dell’ultima puntata di “Dribbling”, su Rai 2, e intervistata da Monica Matano si è aperta per raccontare la sorella, scomparsa l’8 febbraio 2023 dopo che la malattia era tornata, lei che l’aveva sconfitta una prima volta nel 2018, lasciando il mondo dello sci senza una campionessa che ha scritto bellissime pagine dello sport azzurro, ma anche e soprattutto una persona di rara sensibilità.

Pensiamo a quando Elena Fanchini dedicò la sua medaglia d’argento nella discesa mondiale del 2005 a Marco Pantani, il suo mito sportivo e persona che, pur non avendo mai conosciuto, adorava proprio per quanto aveva dentro e magari non esprimeva in pubblico.

Anche Nadia ha quella dolcezza infinita che ha espresso nuovamente raccontandosi a cuore aperto: “Lo sci è sempre stata la passione di famiglia, papà ci ha messo sulla neve quando avevamo 3 anni, è diventata la nostra vita. Lo sport insegna l’amore per le cose, condivisione, amicizia che si crea, rispetto delle regole”.

Su Elena: “Chiese ai medici di iniziare la chemioterapia dopo le Olimpiadi di PyeongChang, questo ti dice tanto del suo amore per lo sci; volevamo quella medaglia, eravamo brave atlete e riuscendo a fare quadrare tutto la possibilità c’era, ma un mese prima ha dovuto fermarsi. Lei vedeva solo lo sci, nel primo step della malattia le ha dato tanta forza ed è tornata, ma ogni volta che pensava ai bambini che soffrono, mi diceva “Nadia, io posso sopportare questo dolore, ma perché deve succedere a loro?”. Ha aspettato il suo turno perché non voleva togliere il posto a nessuno, era una persona dal gran cuore”.

Nadia è mamma di tre bambini, a settembre 2023 è nato Giacomo dopo Alessandro (2019) e Davide (2021). “I primi due piccoli ricordano la zia, eccome. D’altronde, Elena e io eravamo una cosa sola, sempre a casa sua anche coi bambini. Alessandro che ha 5 anni pensa ancora di potermela riportare perchè vede la sofferenza che provo; cerco di impegnare tutto il mio tempo perchè appena mi fermo a pensare, sprofondo nel dolore.

Continuerò a raccontare chi era mia sorella, sempre. Il mio futuro? La nostra famiglia allargata, dai genitori ai nonni che adoro, ci vogliamo bene e il futuro sono i nostri bambini. Poi c’è lo sci perché spero di portare questa passione anche a loro, vedono anche il papà (Devid Salvadori, ndr) che va ad allenare lo sci club, ma non so se desidero facciano le gare, pensando ai miei tanti infortuni”.

Sulle prospettive dello sci azzurro, Nadia Fanchini si è soffermata sulla Valanga Rosa che, di fatto, è nata dai suoi anni più belli: “Ai Giochi del 2026 avremo ancora probabilmente Federica con gli stimoli giusti, tra l’altro ho sentito il suo skiman che era anche il mio (il mitico Mauro Sbardellotto) e mi ha garantito che è davvero in forma e motivata.

Credo che anche Sofia possa andare benissimo”.

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