Nella notte di Los Angeles, Mikaela Shiffrin riceve uno dei riconoscimenti più belli della carriera agli ESPY Awards

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Nella notte di Los Angeles, Mikaela Shiffrin riceve uno dei riconoscimenti più belli della carriera agli ESPY Awards

La dominatrice dello sci femminile è stata premiata con il titolo di atleta dell'anno nella trentennale rassegna organizzata dalla tv ESPN. "Si è parlato tanto di record nell'ultima stagione, ma ciò che conta è ispirare le future generazioni. E' stato un lungo viaggio ma... non è ancora finito".

E' uno dei riconoscimenti più belli della carriera, al di là dei premi, delle medaglie e delle sfere di cristallo in pista.

Mikaela Shiffrin ha ricevuto un ESPY Award in una delle categorie più importanti dell'evento, organizzato dal 1993 dalla tv sportiva ESPN, ambitissimo tra gli sportivi di tutto il mondo. La fuoriclasse statunitense è la donna dell'anno, premiata la scorsa notte al Dolby Theatre di Los Angeles, nella cerimonia che ha visto Mikaela accompagnata dal fidanzato Aleksander Aamodt Kilde, con il quale aveva trascorso tra fine giugno e inizio luglio gli ultimi giorni di vacanza in Norvegia.

E' la prima volta che la cinque volte vincitrice della Coppa del Mondo riceve questo premio, dopo l'annata 2022/23 della nuova sfera di cristallo assoluta, ma anche del record di successi in gare del massimo circuito, superando il leggendario record di Ingemar Stenmark, e del settimo titolo mondiale arrivato a Méribel in gigante.

Dopo la connazionale Lindsey Vonn nel 2010 e 2011, Shiffrin ha riportato lo sci in cima agli ESPY. “E' un tale onore già fare parte di questo evento, ora avrei un sacco di persone da ringraziare per avermi letteralmente portata dove sono oggi – le parole di Mikaela sul palco, riportate dall'ufficio stampa dell'US Ski Team – Il tutto tra sconfitte e successi, ma è stato un lungo viaggio e non è ancora finito.

Ho vissuto una stagione incredibile, nella quale si è parlato tanto di record. Tuttavia, non è importante battere primati, è importante ispirare le prossime generazioni”.

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