Serena Viviani è quinta dopo la 1^ manche a Vaujany: la genovese si gioca il primo podio in Coppa Europa

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Serena Viviani è quinta dopo la 1^ manche a Vaujany: la genovese si gioca il primo podio in Coppa Europa

Il primo dei due slalom francesi vede l'azzurra esaltarsi col pettorale 35, anche se la top 3 è distante con la svedese Fermbaeck davanti a Slokar e la connazionale Aronsson. Midali 15esima ex aequo con Zrinka Ljutic, seconda manche alle 13.00.

E' la svedese Elsa Fermbaeck a fare la differenza nella prima manche dello slalom numero 3 di questa Coppa Europa, in programma oggi a Vaujany (e domani ci sarà il bis).

Sulle nevi francesi la scandinava va in caccia della prima vittoria nel circuito continentale, un po' più vicina a metà gara anche se il margine sulla prima inseguitrice, la slovena Andreja Slokar che tanto bene aveva fatto anche nella prima di Semmering in Coppa del Mondo, è di soli 25 centesimi. Al terzo posto troviamo un'altra svedese, Hanna Aronsson Elfman distante 63 centesimi, ma bravissima ad inserirsi col pettorale 27; poi i distacchi diventano ampi, con Camille Rast quarta a 1”25 e una splendida Serena Viviani quinta a 1”54.

La ligure è la migliore con pettorali alti (numero 35) e può giocarsi il miglior piazzamento della carriera in Coppa Europa, ma chissà forse anche qualcosa di più nella 2^ manche prevista dalle ore 13.00. Alle sue spalle sono vicine Dvornik, Rask e una Nastasia Noens un po' deludente, ottava a 1”70, mentre la seconda azzurra in classifica è Roberta Midali, 15esima con 2”28 di distacco alla pari di Zrinka Ljutic, la 16enne croata che, partita col numero 55, tenterà la rimontona nella manche decisiva.

Altre due italiane nelle trenta, con Celina Haller 26esima a 2”89 e Petra Unterholzner 29esima a 3”22, ricordando che per queste due gare non vedremo Lara Della Mea, vincitrice in Valle Aurina, Marta Rossetti e Martina Peterlini, che stanno preparando il prossimo slalom di CdM previsto martedì 12 a Flachau. Fuori dalla top 30 Saracco e Mathiou, sono invece uscite Tschurtschenthaler (che aveva il pettorale n° 8), Gulli e Insam.

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