Sofia, ancora lacrime: "Non riesco ad accettarlo". Ed è arrivata anche la chiamata di Mattarella

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Sofia, ancora lacrime: "Non riesco ad accettarlo". Ed è arrivata anche la chiamata di Mattarella

In collegamento con Cortina e "Casa Italia Collection - FISI", Sofia Goggia si è raccontata tornando sull'infortunio di Garmisch e sul momento durissimo che sta vivendo. "Questa volta è stato un colpo durissimo. Finali di Lenzerheide? Più no che sì, ma...".

Sono passati esattamente dieci giorni da quel maledetto 31 gennaio a Garmisch-Partenkirchen, ma parlando di quanto ha perso con quella caduta incredibile su una pista turistica a fianco della “Kandahar”, Sofia Goggia ha ceduto di nuovo alla commozione.

Oggi la campionessa olimpica di discesa ha parlato in conferenza streaming, collegata con i media nel corso della diretta organizzata da “Casa Italia Collection – FISI”, svelando anche la telefonata ricevuta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Mi ha fatto molto piacere, specie considerando il momento che lo vede impegnato con tutti i cambiamenti al Governo”.

La mancata partecipazione a Cortina 2021 è stata una vera mazzata: “Sì, un colpo durissimo, anche se ora vorrei concentrarmi su ciò che posso fare senza tornare su ciò che non potrò disputare, anche se il pensiero è costante visto che ogni mattina fatico a non pensarci. Insegnamenti da questo infortunio? No, più avanti lo accetterò, ma in questo momento la vivo male, molto peggio che prima di Sochi 2014, perchè arriva in un momento ben diverso della carriera e perchè un Mondiale in casa è un vero sogno.

Ci sarei arrivata nella condizione migliore, con la serenità conquistata con tanta fatica nel corso degli anni. Cadere nella neve marcia e perdere tutto così, è difficile accettarlo”, ha detto Sofia in lacrime.

Un ringraziamento, davvero sentito, alle compagne di squadra: “Sono entrate in empatia con me, hanno sofferto per quanto mi è successo, devo proprio ringraziarle così come l'affetto di tutta Italia mi ha colpita. Credo di aver avvicinato a questo sport persone che di sci ne masticano poco, hanno guardato la persona prima dell'atleta”.

Il recupero fisico prosegue tra Mantova e Bergamo: “Sto rinforzando ovviamente la parte alta, visto che muovo pochi passi e non posso praticamente appoggiare la gamba – ha continuato Goggia – Ti fa battere il cuore lavorare e fare il massimo”, e alla domanda del collega di Rai Sport, Enrico Cattaneo, su una minima chance per il rientro alle finali di Lenzerheide, la fuoriclasse bergamasca ha risposto. “E' molto più no che sì, sono consapevole di aver fatto un recupero record due anni fa prima dei Mondiali di Are, meccanicamente però il perone èun osso non di carico, a differenza del piatto tibiale e su un ginocchio che ha già avuto problemi.

Ci vorrebbe un miracolo al prossimo controllo radiografico”.

Ad ogni modo, Sofia è “convinta che a livello mentale una caduta del genere non mi condizionerà, ben diverso sarebbe stato in gara o come successo a Bansko l'anno scorso, quando non mi sono fatta niente. E' una magra consolazione, però, pensando a quanto ho perso”.

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