Tutta la spontaneità di St-Germain: "Ho pensato solo ad andare veloce". Shiffrin: "E' una delusione, bravissima Laurence"

Foto di Redazione
Info foto

Getty Images

Sci Alpinocourchevel méribel 2023

Tutta la spontaneità di St-Germain: "Ho pensato solo ad andare veloce". Shiffrin: "E' una delusione, bravissima Laurence"

Parole alle protagoniste del podio dello slalom mondiale di Méribel. Per Mikaela medaglia numero 14 e sesta in fila tra i pali stretti, ma la sua 2^ manche è stata clamorosa in... negativo. Holdener, l'oro era ad un passo: "Non ho capito come sia successo".

Un risultato finale clamoroso, per uno slalom iridato che chiude i campionati del mondo a livello femminile con la sorpresa più grande, quella della medaglia d'oro al collo di Laurence St-germain, certo un'ottima atleta che, però, non è mai salita su un podio di Coppa del Mondo, ma oggi ha disputato letteralmente la gara della vita, vincendo con pieno merito un titolo che il Canada (che Mondiale, due ori considerando quello in super-g a firma Crawford) inseguiva dal 1960.

Sesto posto il miglior risultato nel massimo circuito, ma la 28enne canadese ha disputato due manches perfette andando a battere la netta favorita, a maggior ragione dopo l'uscita di Wendy Holdener, una delusissima Mikaela Shiffrin.

Certo non potevo aspettarmelo, è tutto incredibile – le prime parole in casa FIS da parte della solare Laurence – Ho detto qualcosa al mio fisio prima di partire, ho pensato solo ad andare giù il più velocemente possibile e quando ho tagliato il traguardo, anche se non trovavo il tabellone coi tempi, ero già felicissima della medaglia. E dopo aver vinto, ho chiesto alle altre ragazze dove mettermi per il podio, per me è tutto così nuovo...”.

Sì, per Mikaela Shiffrin è arrivata la medaglia numero 14 a livello mondiale, la terza in questa rassegna con il secondo argento, ma la mancata cinquina mondiale in slalom, per come si erano messe le cose, è una mazzata e solo dopo qualche minuto la fuoriclasse statunitense si è... ripresa. “Certo, volevo vincere ed è una delusione, ma posso solo che dire brava a Laurence. Era una seconda manche molto difficile per le condizioni, non sono stata brava ad adattarmi come pensavo”.

Sesto podio mondiale consecutivo nella sua disciplina (mancava solo l'argento alla collezione, dopo i quattro ori dal 2013 al 2019 e il bronzo di Cortina), mentre è il primo in slalom per Lena Duerr, che già era stata di bronzo in due team event iridati. “Devo ancora elaborare questo risultato – ha dichiarato la tedesca nel post gara, come riporta il “Blick” - Ero quasi certa del quarto posto, Wendy era così forte prima che uscisse.

E' incredibile trovarmi tra le prime tre, sono così orgogliosa di me stessa, ma ci sono sentimenti contrastanti perchè mi dispiace davvero tanto per Holdener. Alle Olimpiadi ho chiuso quarta, oggi i centesimi sono stati dalla mia parte (appena 2 nei confronti di Holtmann, ai piedi del podio), tutto in qualche modo torna e oggi è quel giorno”.

Se Petra Vlhova, quinta, lascia questa rassegna senza medaglie e due gare tecniche davvero opache, Wendy Holdener sembrava pronta a volare verso il suo quarto titolo mondiale e il primo in slalom, poi... cos'è successo? “Non so davvero cosa pensare ora – le prime parole a SRF Sport della rossocrociata, che lascia comunque Méribel con due argenti – Mi chiedo cosa sia successo, non lo so davvero anche se in quel punto si passava dall'ombra al sole.

Ho attaccato, stavo sciando bene, non riesco a trovare le parole. Volevo scendere per l'oro, non lasciando nulla sulla pista”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
104
Consensi sui social

Più letti in scialpino

Svezia col faro Swenn Larsson e 10 atleti per le gare di Levi, nella Norvegia debutta Remsoey

Svezia col faro Swenn Larsson e 10 atleti per le gare di Levi, nella Norvegia debutta Remsoey

Ufficiali anche le selezioni scandinave per i due slalom del week-end, con un quintetto femminile per la Norvegia e otto uomini con Kristoffersen (che sulla Levi Black ha vinto due volte e ottenuto il primo podio in CdM), McGrath, Haugan e Steen Olsen per un autentico squadrone, oltre alla prima di Remsoey. I Paesi Bassi di Hirscher anche con la giovane Kiara Derks, debutto di Madeleine Beck nel Liechtenstein.