Della Mea ha vissuto un sogno: "Che emozione una gara così ai Mondiali". Il bilancio di Rulfi

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Della Mea ha vissuto un sogno: "Che emozione una gara così ai Mondiali". Il bilancio di Rulfi

Il bellissimo 8° posto della tarvisiana nello slalom di Méribel completa una rassegna iridata quasi perfetta per il team femminile. I rimpianti di Rossetti. Il dt azzurro: "Mi auguro che Brignone prosegua sino a Milano Cortina 2026".

Il miglior risultato della stagione per l'Italia femminile dello slalom, ma anche in assoluto nella sua giovane carriera per Lara Della Mea.

Oggi, finalmente, nella seconda manche della gara mondiale si è visto tutto il potenziale della tarvisiana, capace di recuperare 18 posizioni, col miglior tempo parziale per portare a casa un 8°, addirittura a poco più di mezzo secondo da una medaglia che sembrava impossibile alla vigilia. “Sono contentissima – le parole di Lara a fisi.org - e per me è un'0emozione grande fare un risultato del genere ai Mondiali. Siamo sulla strada giusta, abbiamo lavorato bene e si vede. Bisogna continuare così anche in futuro perché credo che potremo raggiungere dei buoni risultati come squadra.

Sono contenta anche perché faccio punti e posso migliorare il pettorale di partenza, altra cosa importante”.

Sono un po' rammaricata per il risultato – ha spiegato Marta Rossetti, alla fine 23esima - perché avrei potuto fare molto meglio. Ho attaccato come se fosse una gara normale di Coppa del Mondo, ma non è andata, qui contano solo le prime quindici. Mi concentrerò sull'appuntamento di Are”.

Ed ecco il bilancio di Gianluca Rulfi, il direttore tecnico della nazionale femminile che, prima dello slalom maschile di chiusura, ha portato tutte le medaglie azzurre di questi Mondiali, con l'oro e l'argento di Brignone e il titolo in super-g di Bassino. L'unica delusione la discesa dove si puntava al massimo risultato con Goggia: “Siamo stati competitivi in varie specialità, soprattutto in super-g dove abbiamo vinto la medaglia più luccicante.

Sono gare dove ci sono atleti che provano a dare qualcosa in più. La discesa era abbastanza facile, ci sono state tre prove perfette, poi in gara alcune atlete hanno provato qualcosa in più e non c'erano difficoltà che potessero permettere ai campioni di fare la differenza. Goggia non ha imbroccato la discesa giusta ed è andata così.

Federica Brignone è un'agonista nata, mi pare che la sua carriera non stia dando segni di rallentamento o di cedimento. Si diverte moltissimo e potrà ottenere ancora risultati importanti, mi auguro fino a Milano Cortina 2026. Marta Bassino aveva già dato segnali importanti in passato, ci sono stati malanni di stagione che ci hanno tartassato, ma non la scopriamo oggi: è una ragazza che pur non avendo il fisico adatto per la velocità è molto brava nell'affrontare soprattutto i tracciati più tecnici”.

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