Aksel Lund Svindal dalla gondola all'aereo da combattimento!

“Dopo la gara di Sölden sono saltato direttamente nella mia Audi e sono andato in missione per due giorni. Prima a Kitzbühel per la cerimonia ufficiale della gondola. Ogni vincitore a Kitzbühel ottiene il suo nome su una gondola della cabinovia che porta fino alla partenza della discesa. Questa volta è stato il mio turno. La cosa interessante è che la leggenda Franz Klammer (!) non era mai stato premiato, così anche lui è arrivato ad avere questo insieme a me. Lui è un tipo interessante, c’è stato grande tempismo. Dopo la premiazione Franz e io siamo andati dritti all’apertura di un nuovo negozio HEAD a Kitzbühel. Il primo HEAD Pro Store in tutto il mondo, e abbiamo avuto l’onore di inaugurarlo. Quando questo è stato fatto sono tornato in macchina e mi sono diretto verso l’Hangar-7 Red Bull di Salisburgo. Ogni lunedì fanno un show televisivo da lì e sono arrivato a Salisburgo , giusto in tempo per essere ospite nello show. E' un bello spettacolo ma ancora più impressionante è la posizione. All'interno di quello che è un hangar tutto di vetro all'aeroporto di Salisburgo . E' pieno di auto di F1, moto, elicotteri e tutti i tipi di aerei. Tutti operativi, cosa che ho avuto modo di provare il giorno successivo. Ho sempre voluto fare un volo su un jet reale, un jet da combattimento. Così, quando la Red Bull mi ha detto questa primavera che avrei potuto scegliere qualsiasi mezzo che hanno e farci un giro, allora non ho avuto dubbi. So che la Red Bull ha un paio di Alpha Jet e quella è stata senza dubbio la mia scelta. Ma quando le nuvole sono arrivate e ha iniziato a piovere lunedi sera abbiamo temuto un po’ tutti che il volo sarebbe stato annullato. Ma il tempo si è schiarito a sufficienza per fare un volo impressionante nella zona e attraverso le montagne intorno a Salisburgo. Divertentissimo! La vista dal vetro di un jet è malattia. Hai la sensazione di essere così vicino alla natura, anche se la stai scavalcando. Direi che il volo è stato tanto bello quanto emozionante. L'unico momento che ero nervoso è stato prima del volo, quando mi è stato mostrato come slacciare, aprire il vetro e saltare fuori con il mio paracadute se necessario. Mi sembrava un po' drammatico. Verso la fine del volo il pilota (Philip) ha deciso di mostrarmi un paio di mosse che si possono fare nel corso di un combattimento aereo. Sono stato molto vicino a ottenere un riesame della mia colazione da quella mattina. Ma l’ho tenuta dentro e non ho dovuto usare il mio paracadute. Ottima cosa!”