Défago presenta la "sua" discesa sul Cervino: "Ci saranno grandi salti, piacerà a Paris"

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Défago presenta la "sua" discesa sul Cervino: "Ci saranno grandi salti, piacerà a Paris"

L'ex discesista elvetico, incaricato dalla FIS per disegnare il percorso tanto atteso sul ghiacciaio tra Svizzera e Italia, ha svelato i dettagli al Blick. "Come difficoltà la paragonerei alla Val Gardena".

Se ne parla tanto e il progetto va avanti senza intoppi, stando almeno a quanto dichiarato dai protagonisti che lavorano allo “Speed Opening” sul Cervino da tempo.

La prima discesa trans nazionale nella storia della Coppa del Mondo sta per diventare realtà e Didier Défago, colui che ha progettato il tracciato di gara che va da quota 3899 metri a sud del Piccolo Cervino (sul territorio svizzero), sino ai 2814 di Laghi Cime Bianche, ovvero su nevi italiane, ne ha parlato in dettaglio al “Blick”. Il campione olimpico di Vancouver 2010 aveva già annunciato un taglio di circa 1000 metri di lunghezza per un percorso che sarà quindi leggermente inferiore rispetto al Lauberhorn di Wengen, attorno ai 4 km per una durata sui 2'20”, più “umana” come avevano già chiesto espressamente gli atleti, su tutti Beat Feuz e Dominik Paris.

Sono sicuro che questa discesa si adatterà particolarmente bene a Domme – ha spiegato l'ex discesista elvetico – La gara inizierà con alcuni lunghi curvoni, poi dopo lo start del super-g (va ricordato che l'idea prevede anche un doppio super-g, maschile e femminile, per l'apertura della stagione di velocità nell'annata 2023/24) ci sarà un salto e una traversa che porterà ad un tratto di scorrimento di una quindicina di secondi”.

Défago continua: “La seconda metà del percorso (e saremo già in Italia, ndr) inizierà quindi con il tratto tecnicamente più impegnativo, in cui il pendio diventa sempre più ripido. Ci saranno poi altri due salti davvero importanti e, nel complesso, queste caratteristiche mi portano a dire che sarà una discesa più impegnativa rispetto a Lake Louise, il cui livello di difficoltà può essere paragonabile alla Saslong, in Val Gardena. Certo, il fattore altitudine sarà una sfida per gli atleti, ma ribadisco che è gestibile”.

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