Il norvegese è perfetto anche nella seconda manche di Flachau e batte nettamente Schwarz e Pinturault. Moelgg salva il (magro) bilancio azzurro centrando un'altra top 15.
Vince sempre... uno diverso. La regola dello slalom maschile ormai è chiara, una baraonda clamorosa dove può accadere semplicemente di tutto. Il trionfatore della gara bis di Flachau, sesto appuntamento stagionale di specialità, girava però attorno a questo successo da tempo che, come accaduto per Strasser a Zagabria e ieri a Feller, per lui significa anche primo hurrà in assoluto in Coppa del Mondo.
Sebastian Foss-Solevaag può finalmente gridare al cielo la sua gioia, dopo aver dominato il secondo slalom nel giro di 24 ore sulle nevi salisburghesi: a quasi 30 anni e dopo tre podi, il norvegese porta tutti a scuola sulla “Hermann Maier Weltcup Strecke”, firmando il miglior tempo sia nella prima che nella seconda manche. E' il sesto vincitore diverso in altrettanti slalom di questa Coppa del Mondo, il settimo consecutivo se consideriamo il sigillo di Noel a Chamonix nell'ultima gara della scorsa stagione (con il francese oggi di nuovo finito fuori malamente nella 1^ manche, quando viaggiava con i primi due migliori intermedi).
Questa volta Foss-Solevaag non ha patito per nulla la pressione che l'aveva costretto a subire il ritorno di Kristoffersen a Campiglio (quando guidava con 1”25 sul compagno di squadra e si è dovuto accontentare del secondo posto); sul podio, a debita distanza visto che il margine è risultato addirittura di 76 centesimi, su una pista dove invece i distacchi erano ridottissimi tra molti atleti, ci sale guardab caso ancora un austriaco. E' Marco Schwarz, il più costante del lotto e alla quinta top 3 in sei gare, non a caso di nuovo pettorale rosso della disciplina nel giorno in cui Strasser inforca nella prima manche e il leader Feller, scatenato nella seconda manche, subisce un'inclinazione fatale sul secondo dosso che lo porterà a concludere 17esimo, quando sembrava lanciato come minimo per un altro podio.
E in terza piazza ci sale quindi Alexis Pinturault, di nuovo là davanti a quasi un anno dal 2° posto di Schladming e, con un risultato di questo peso anche tra i pali stretti, dove aveva sempre sofferto in stagione, padrone assoluto della Coppa del Mondo se pensiamo anche all'infortunio che, dalla giornata di ieri, taglia definitivamente fuori Kilde.
Dietro al francese, che ha chiuso a 95 centesimi dal vincitore, la conferma di un solido Loic Meillard, quarto a + 1”14, appena un centesimo meglio di Fabio Gstrein, al miglior piazzamento della carriera ma con qualche rimpianto dopo il secondo crono, a 27 centesimi da Foss-Solevaag, piazzato al termine della prima manche.
Sale sempre più in alto un rinato Luca Aerni, sesto davanti a Kristoffersen, che certo fa qualcosina in più rispetto al disastro delle ultime gare, ma rimane l'ombra di se stesso e vede la coppa, sia generale che di specialità, sempre più lontana. In top ten pure Jakobsen, Zenhaeusern e Matt, con lo statunitense (di nascita) e greco (di passaporto) AJ Ginnis che si regala il best in carriera con l'undicesima piazza, precedendo Ryding e Manni Moelgg, il migliore degli azzurri in 13esima posizione a + 2”28.
Una posizione meglio di Adelboden per il marebbano, uscito ieri nella 2^ manche, di fatto l'unico a salvarsi di una truppa ancora in grande difficoltà: Maurberger, il primo italiano a metà gara con il 15° tempo, inforca così come Alex Vinatzer (che si era qualificato per un soffio, solo 28°), al quarto zero consecutivo e ora davvero in grande difficoltà sul piano mentale.
Arriva qualche punto, ma sinceramente troppo poco (anche se serve per rimanere nella top 30 della WCSL), per Stefano Gross 16° e Giuliano Razzoli 21°. Tra nove giorni ci si riproverà nella notte di Schladming, prima però toccherà allo spettacolo di Kitzbuehel con le tre gare veloci sulla Streif, confermate dal 22 al 24 gennaio nonostante l'emergenza Covid in zona. E Dominik Paris proverà a rianimare un team azzurro al maschile che sinora conta solo su un podio in metà stagione.
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SLALOM MASCHILE – FLACHAU
1° Sebastian Foss-Solevaag in 1'46”23
2° Marco Schwarz + 0”76
3° Alexis Pinturault + 0”95
4° Loic Meillard + 1”14
5° Fabio Gstrein + 1”15
6° Luca Aerni + 1”31
7° Henrik Kristoffersen + 1”36
8° Kristoffer Jakobsen + 1”39
9° Ramon Zenhaeusern + 1”66
10° Michael Matt + 1”81
13° Manfred Moelgg + 2”18
16° Stefano Gross + 2”34
21° Giuliano Razzoli + 2”56
DNF2 Alex Vinatzer
DNF2 Simon Maurberger
DNF1 Riccardo Tonetti
DNQ Tommaso Sala
DNQ Federico Liberatore
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