La discesa completa sulla pista gardenese vede il norvegese firmare un'altra impresa per battere Clarey, ma è il piemontese a regalare finalmente una gioia all'Italjet e il podio n° 1000 agli azzurri dello sci alpino nella storia della CdM. Odermatt fuori dalla top 3 dopo una serie di sette gare, Paris ancora lontanissimo.
Una cinquina da leggenda, per il dominatore della stagione di discesa (tre successi in quattro gare) che risponde al nome di Aleksander Aamodt Kilde, il nuovo padrone della Val Gardena, e la favola finalmente a lieto fine di Mattia Casse che regala all'Italia dello sci alpino il podio numero 1000 in 57 edizioni di Coppa del Mondo.
Cinque tanti quanti i successi del campionissimo norge sulla Saslong, nel giorno del centesimo appuntamento sulla storica pista altoatesina; un capolavoro nel tratto più tecnico, tra la Curva del Lago e il Ciaslat, per scrivere la firma numero 17 in Coppa del Mondo, la quarta nell'annata rafforzando sempre più il pettorale rosso già suo al termine della stagione 2021/22, e piazzare il tris nella gara regina gardenese, ovvero nella disciplina regina (le altre due perle sono arrivate in super-g).
Battuto così di 35 centesimi un monumentale Johan Clarey, spaventoso sino alle Gobbe del Cammello e poi costretto ad inchinarsi dopo aver sognato la prima vittoria in coppa, a quasi 42 anni (da festeggiare ad inizio gennaio). Pazzesca la capacità di far correre lo sci da parte del vice campione olimpico, ma alle sue spalle di 7 centesimi c'è un favoloso Mattia Casse.
Sulla pista dove lo scorso anno ottenne il suo top in discesa col 7° posto, il piemontese si regala, a 32 anni e dopo una carriera ricca di “vorrei ma non posso”, considerato il suo enorme talento, il primo podio della carriera con un terzo che non è una sorpresa in assoluto. L'avevamo scritto chiaro e tondo, in prova Mattia aveva dimostrato che avrebbe potuto giocarsela con i grandi, inoltre il pettorale 27 e quella luce in più entrata sulla Saslong, ha dato una mano per confezionare la sua giornata più bella, a salvare il bilancio dell'Italjet sinora davvero povero in questa prima parte di stagione e che oggi sarebbe stato catastrofico senza il “trattore”.
Sì, perchè tutti gli altri azzurri hanno concluso fuori dalla zona punti, con Innerhofer 36° a 2”03, Marsaglia 4 centesimi dietro e Dominik Paris, oggettivamente in crisi nera e chiamato a rinascere nella sua Bormio tra dieci giorni, di nuovo oltre la 40esima piazza con 2”22 di ritardo. Poi Bosca, 46° a 2”36 e a terra dopo l'arrivo con qualche preoccupazione per le sue condizioni, seguito dalla 50esima casella finale di Schieder, che non ha saputo replicare il capolavoro di giovedì, con Molteni e Simoni quasi in fondo alla classifica (55° e 57°).
E' stata una grande discesa anche per la Francia, con Adrien Theaux che si ritrova a certi livelli dopo il grave infortunio di quasi 3 anni fa, salutando col sorriso uno splendido 4° posto a 67 centesimi da Kilde, 2 davanti a James Crawford e con un paio di decimi sul connazionale Sarrazin, favoloso 6° col pettorale 61.
Ed ecco in settima posizione, ex-aequo con Travis Ganong, un Marco Odermatt che, per la prima volta in stagione dopo un clamoroso 7/7, non sale sul podio ma è comunque da applausi, visto che di fatto il padrone della generale perde i 9 decimi che pagherà all'arrivo da Kilde, tutti nei primi 45 secondi di gara prima di sciare alla grande nei tratti tecnici, al suo debutto assoluto sulla pista completa (dopo il 2° posto di giovedì nella discesa “sprint”).
Statunitensi fuori dal podio, ma con Goldberg ottimo 9° davanti al “folle” Sejersted, che getta via al Ciaslat un risultato enorme (ennesima occasione persa per il norge), mentre è un semi disastro la discesa bis dell'Austria che aveva piazzato Kriechmayr 1° e Mayer 3° due giorni fa.
L'iridato chiude 32°, “Mothl” invece è 12° ex-aequo con il connazionale Striedinger, che fu secondo qui un anno fa.
E Beat Feuz? Appena 18esimo, ora anch'egli molto lontano da Kilde nella lotta per la Coppa del Mondo di discesa che vede lo scandinavo in fuga.
E domenica il primo dei due giganti sulla meravigliosa Gran Risa, nell'incanto dell'Alta Badia.
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DISCESA MASCHILE – Val Gardena
1° Aleksander Aamodt Kilde in 2'02”35
2° Johan Clarey + 0”35
3° Mattia Casse + 0”42
4° Adrien Theaux + 0”67
5° James Crawford + 0”69
6° Cyprien Sarrazin + 0”87
7° Marco Odermatt + 0”92
7° Travis Ganong + 0”92
9° Jared Goldberg + 1”05
10° Adrian Smiseth Sejersted + 1”15
36° Christof Innerhofer + 2”03
40° Matteo Marsaglia + 2”07
42° Dominik Paris + 2”22
46° Guglielmo Bosca + 2”36
50° Florian Schieder + 2”61
55° Nicolò Molteni + 3”35
57° Federico Simoni + 3”56
Discesa Maschile Val Gardena / Groeden (ITA)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Breuil-Cervinia | 3/15 | 15-120 cm |
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