Il giorno di Casse e dei 1000 podi per l'Italia dello sci. Mattia commosso: "Dedica per mamma e papà"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Il giorno di Casse e dei 1000 podi per l'Italia dello sci. Mattia commosso: "Dedica per mamma e papà"

Il meraviglioso terzo posto del piemontese nella discesa sulla Saslong è davvero ricco di significati, un anno dopo la scomparsa di papà Alessandro e con quel podio rincorso per un decennio che diventa finalmente realtà. Paris, ancora fuori dai quaranta, in gravissima difficoltà, mentre Innerhofer ammette di "aver capito già in ricognizione che oggi sarebbe stata dura".

Un'attesa lunghissima, dieci piazzamenti dal quarto al decimo, quel podio già sfiorato in super-g a Beaver Creek, 7 anni fa, con tante occasioni sprecate, parecchi infortuni e quel talento enorme che sembrava sprecato, o meglio mai concretizzato sino in fondo perchè sulla determinazione e la voglia di lavorare e rimettersi in gioco, da parte di Mattia Casse, nessuno ha mai avuto dubbi.

Oggi quel giorno è arrivato, la prima top 3 in una gara di Coppa del Mondo che vale, abbinata alla vittoria di Sofia Goggia nella discesa numero 2 di Sankt Moritz, il podio numero 1000 per le nazionali azzurre di sci alpino nelle 57 edizioni del massimo circuito. Così suddivise: 308 vittorie, 348 secondi posti, 344 terzi, con 613 podi raccolti dal settore maschile e 387 dalle ragazze, che certo negli ultimi anni hanno raccolto molto di più rispetto ai colleghi uomini.

Italjet in crisi? Sì, inutile negare che anche la prestazione odierna, senza nessun altro azzurro a punti, ha riassunto tutte le difficoltà del momento, ma la grandiosa gara di Casse sulla Saslong vera, quella completa della Val Gardena che oggi festeggiava pure i 100 appuntamenti in CdM su queste nevi, nasconde almeno per un giorno i pensieri, in particolare di un Dominik Paris in crisi nera, 40esimo e 42esimo nelle due sfide gardenesi e di fatto fuori da tutti i giochi per la Coppa del Mondo di specialità.

Ma che giornata per Mattia, terzo a 42 centesimi da Kilde, e fanno un po' sorridere coloro che, dopo la strepitosa prova effettuata martedì (l'unica andata in scena prima delle gare) proprio dal “trattore”, deridevano chi esaltava le possibilità di un atleta che, su questa pista, già lo scorso anno fece faville con un 7° posto che arrivò quattro giorni prima della scomparsa di papà Alessandro, avvenuta il 22 dicembre 2021.

Non ho mai mollato e ringrazio tutti, perché mi è anche stata data la possibilità di non mollare. Devo dirvi però che questo podio lo dedico a mia mamma e mio papà: lo volevo fare per loro – ha dichiarato, commosso, il grande protagonista azzurro nel post gara - Ora continuiamo ad allenarci a testa bassa, ci sono tante belle gare e la stagione è ancora lunga. Nella mia testa aevo intenzione di non esagerare alla curva del lago, perché sapevo sarebbe stato un... macello rientrare come ho fatto alla prima gara.

Ho alzato un po' il piede e il resto mi è venuto naturale, gli sci sono stati veramente buoni e col cambio materiale mi sono abituato alla grande. Una bella consapevolezza questo podio, ho fatto tanti cambiamenti quest'anno dopo un bel po' di tempo. Arrivavo da un infortunio ad inizio stagione, sto ritrovando sempre più confidenza”.

Ai microfoni di Rai Sport, dopo la sua prova poi conclusa in 36esima posizione, ha parlato Christof Innerhofer, che oggi festeggiava 38 anni e sognava un compleanno diverso: “Oggi era difficile l'adattamento, ho avuto sensazioni migliori due giorni fa, ma avevo già capito in ricognizione che sarebbe stato più complicato vedendo le condizioni della neve”.

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