Il bis a Wengen significa sesto sigillo in stagione per tenere ancora viva una Coppa del Mondo generale che, in ogni caso, vede Odermatt padrone assoluto e col record di Maier nel mirino. Le parole del post gara, comprese quelle del campione olimpico che dice addio al Lauberhorn e si prepara al ritiro in ottica Kitz: "La famiglia ad accogliermi al traguardo, uno dei momenti più belli della mia carriera".
Il Lauberhorn-Rennen 2023, almeno per quanto riguarda la velocità, in attesa che il week-end di Wengen si completi domenica con lo slalom, ha un solo padrone.
Aleksander Aamodt Kilde è stato davvero dominante e impressionante tra super-g e discesa nel tempio dello sci elvetico, in particolare oggi dominando la gara regina con la bellezza di 88 centesimi nei confronti dell'unico uomo che, verosimilmente, gli potrà togliere la grande soddisfazione della seconda Coppa del Mondo della carriera.
L'impressionante ruolino di marcia tenuto da Marco Odermatt, oggi al 13esimo podio stagionale, lascia infatti il norvegese con 340 pt da recuperare nella classifica generale; tanti, troppi considerando poi il margine del fenomeno rossocrociato in gigante, ma l'obiettivo di vincere nuovamente le due sfere di cristallo della velocità, per AAK, ora è davvero concreto (sono 119 le lunghezze di vantaggio su Odermatt in discesa, 28 quelle da recuperare in super-g).
Uno-due da sogno sul Lauberhorn, nel giro di 24 ore, per un Kilde pazzesco che sale a quota 19 successi in CdM, con la doppia cifra raggiunta nella disciplina regina e 6 hurrà stagionali proprio come Odermatt (di cui 4 in discesa). Facendo il vuoto, come in super-g, dalla partenza piazzata sopra l'Hundschopf sino all'uscita della Kernen-S, per poi contenere tutti i rivali: “Non sapevo di essere così veloce, qui è difficile capirlo, ma sentivo di avere buon spunto fuori dal tunnel – ha raccontato il campione norge ai microfoni di Eurosport nel suo post gara – A quel punto ero consapevole di avere una chance per vincere, è stato tutto ottimale in termini di bilanciamento e di feeling con i materiali.
In generale sto sciando bene da un po', mi sento in fiducia ed è chiaro che spingendo così e con questi risultati la confidenza diventa totale”.
Pensate, Marco Odermatt oggi ha collezionato il settimo 2° posto della carriera in una discesa di CdM, l'unica disciplina (slalom a parte, di combinate non se ne vedono più tranne nei grandi eventi) nella quale ancora non ha vinto. Con 1186 punti già raccolti, il record di 2000 firmato da Hermann Maier 23 anni fa, è sempre più realistico: “Dopo aver tagliato il traguardo non mi aspettavo un podio, sono sincero – ha svelato “Odi” a SRF Sport – Il mio distacco dimostra quanto Kilde sia stato speciale e quanto sia difficile non commettere errori su questa pista.
Sull'Hundschopf ho volato un po' troppo lontano, quindi non sono atterrato così bene e ho perso terreno, ma ho finito bene e penso che Kilde sia semplicemente un po' più veloce di me in discesa, Va riconosciuta la sua superiorità”.
In casa Svizzera è mancata solo la vittoria, con un altro impressionante risultato di una squadra (cinque atleti in top ten, ma l'Italia non è andata troppo lontana con un trio negli undici) capitanata, almeno sino alle due discese della prossima settimana a Kitzbuehel, da una leggenda come Beat Feuz. Sognava il poker sul Lauberhorn, il campione olimpico in carica di discesa, ma la quinta piazza odierna conferma per l'ennesima volta tutta la sua classe. Poi il saluto da brividi al suo pubblico: “Ho voluto assaporarmi l'intera giornata, dal viaggio in treno per salire in cima alla ricognizione, sino alla partenza stessa. Tutto ciò mi ha motivato moltissimo – le parole di Feuz nell'intervista a SRF – Grazie alla partenza abbassata, potevo già sentire dall'alto i tifosi al traguardo.
Sono emozioni che mi accompagneranno per tutta la vita, ho dato il massimo e il fatto che mia figlia sia qui significa tutto per me. La famiglia ad accogliermi al traguardo ha rappresentato uno dei momenti più belli della mia carriera”.
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
Comelico superiore | 29/33 | 10-45 cm |
Dobbiaco | 18/19 | 10-46 cm |
Alpe di Siusi | 22/24 | 50-80 cm |
La Thuile | 31/38 | 20-40 cm |
Carezza al lago | 13/13 | 80-130 cm |
Breuil-Cervinia | 14/15 | 25-115 cm |
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