Kristoffersen, un podio speciale, i Van Deer "coperti" e i consigli di Hirscher: "Con Marcel tutto è possibile"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Kristoffersen, un podio speciale, i Van Deer "coperti" e i consigli di Hirscher: "Con Marcel tutto è possibile"

Il norvegese terzo sul Rettenbach, dove mai era arrivato a questi livelli, al debutto assoluto con gli sci creati dall'ex rivale. "L'ho sentito dopo la 1^ manche, con il suo team tutto funziona e senza quell'errore...". Toni Giger chiarisce sulla mancata esposizione del marchio: "Risolveremo la questione nelle prossime settimane".

Certo, là davanti c'è un autentico fenomeno che merita tutto il palcoscenico, perchè Marco Odermatt sta facendo davvero qualcosa di straordinario, ma alle spalle del dominatore dell'ultima Coppa del Mondo, nell'opening odierno di Soelden oltre ad un ottimo Zan Kranjec, secondo e al tris di podi sul Rettenbach, su quel terzo gradino è salito un Henrik Kristoffersen che ha vissuto una domenica molto speciale.

L'ha vissuta il 28enne tre volte vincitore della sfera di cristallo di slalom, ma anche il suo grande ex rivale; Marcel Hirscher ha vinto tutto da atleta e ora vuole farlo anche da costruttore, se pensiamo che alla prima assoluta del suo marchio “Van Deer”, è arrivato un podio per certi versi inaspettato. Kristoffersen è un campione affermato e bisogna sempre attendersi il massimo da un asso come il norvegese, ma specialmente su una pista come il Rettenbach, dove al massimo HK94 aveva ottenuto sino ad oggi un 5° posto, nell'edizione 2020 del gigante d'apertura, le incognite erano tante.

Primo podio a Soelden e la sensazione che la velocità di Henrik sia già quella giusta per attaccare, nel corso della stagione, anche Re Odermatt. Un trionfo per lui e per Hirscher, proprio nel giorno in cui la nazionale austriaca, alla quale l'otto volte vincitore della CdM ha “portato via” tecnici e dirigenti di grande valore, è crollata senza alcun elemento in top ten.

Nel post gara, ma in realtà già dopo la prima manche, ha fatto discutere il fatto che il logo Van Deer, in realtà, non fosse visibile sugli sci di Kristoffersen e di Raposo (il britannico, secondo atleta della casa austriaca in gara oggi, non si è qualificato per la 2^ manche). Ha spiegato il motivo il general manager del brand, l'ex OESV Toni Giger. “Ci sono buoni colloqui con l'International Ski Association per ottenere l'autorizzazione, sono fiducioso che entro poche settimane risolveremo tutto”.

Giger ha parlato di Kristoffersen in termini entusiastici: “È stato molto interessante per me conoscere Henrik, l'ho sempre potuto osservare da lontano e notavo la sua emotività, ma è positivo che essa venga indirizzata in una direzione così buona – le parole del manager austriaco riportate da “salzburg24”. Domani ad Annaberg avremo un meeting per analizzare ciò che possiamo fare ancora meglio, visto che la prima manche non è stata perfetta. Sì, Odermatt era in una lega a parte, ma noi dobbiamo assicurarci di lavorare bene e arrivare lì al top”.

Ambizioni enormi, d'altronde hanno cominciato a lavorare assieme due fenomeni capaci di tutto. Kristoffersen ne ha parlato ai microfoni dell'ORF poco dopo aver festeggiato il suo podio, sottolineando innanzitutto come questo risultato fosse “da dedicare a Dietrich Mateschitz (il patron della Red Bull, che ci ha lasciati sabato sera, ndr), che ha fatto tanto per me, tanti atleti e lo sport in generale”. E Hirscher dov'era? “A casa, ma ci siamo sentiti dopo la prima manche: mi ha dato consigli e ora posso dire che quella con lui e il suo team non l'ho mai vista come una sfida, perchè tutto funziona quando lavori con un professionista come Marcel”.

Sulla gara, il campione norge ha specificato: “Salire sul podio nonostante i due errori commessi, mostra cosa è possibile fare con l'attrezzatura giusta. E' stato fantastico oggi, ma possiamo fare meglio. Sono sicuro al 100% che si possa presto vincere, specialmente su pendii più difficili e adatti al mio tipo di sciata, come Alta Badia, Adelboden e Kranjska Gora”.

Non resta che attendere, la strada tracciata è quella giusta...

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