La Charity Dinner di Mattia Casse è un successone in favore del progetto "Seicento Battiti per la TIN"

Mattia Casse sta ancora lavorando in fase di riabilitazione per recuperare pienamente dalla frattura al gomito rimediata in prova a Kvitfjell e che ha compromesso il finale della stagione che ha visto il velocista di origini piemontesi, ormai bergamasco d’adozione, ottenere il primo successo in CdM, con quel super-g capolavoro in Val Gardena.

Da anni impegnato nella promozione del progetto benefico “Seicento Battiti per la TIN”, un’iniziativa nata grazie all’impegno di Perform Sport Medical Center e di Pedalare per la Vita, volta a sostenere il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di una culla termica da donare all’Associazione per l’Aiuto al Neonato, Mattia si è mosso in prima persona per organizzare una Charity Dinner che ha riscosso un successone.

“Questa iniziativa è un’opportunità concreta per fare la differenza nella vita di tanti bambini e delle loro famiglie. Anche il più piccolo contributo può trasformarsi in una risorsa fondamentale per garantire cure all’avanguardia e un’assistenza sempre migliore”, le parole di Casse in merito a questo progetto che ha supportato, appunto con un evento benefico, affiancato da amici, atleti, personalità che si sono unite per la causa.

Il campione azzurro e “Seicento battiti per la TIN” hanno raggiunto l’obiettivo prefissato per l’acquisto della culla termica. Durante la serata, sono stati messi all’asta cimeli di gara donati da atleti di alto livello, il cui ricavato è andato interamente a supporto della raccolta fondi: “Grazie a tutti per la generosità e l’affetto dimostrato – ha aggiunto Mattia - La raccolta fondi continuerà con la 24 ore di Feltre del 5 e 6 giugno e con l’evento del 21 giugno a Bergamo, per l’acquisto di due lettini con la lampada fototerapica”.

Tanti gli amici di Casse che hanno partecipato ed aderito alla sua chiamata, tra questi l’Europarlamentare Lara Magoni, il telecronista di Eurosport per il grande ciclismo (sport che Mattia adora, ndr), Riccardo Magrini, il giornalista di Sky Giovanni Bruno, il compagno di squadra Pietro Zazzi, un ex campione del pedale come Fabio Aru. “È stata una serata davvero piacevole, all'insegna di un nobile impegno. Lo sport, come sempre, si conferma uno strumento fondamentale per trasmettere valori e sostenere progetti importanti per la nostra società.

Come Santini, siamo felicissimi di poter dare il nostro contributo e fare la nostra parte, anche se piccola, per Mattia e il suo team”, le parole di Stefano Devicenzi, Sponsorship Manager di Santini Cycling.

“Siamo onorati di aver preso parte e contribuito a questo progetto, supportando così una realtà del nostro territorio così importante e vicina al cuore dei bergamaschi. Avere la possibilità di sostenere queste iniziative anche attraverso il frutto del lavoro dell’azienda e i legami costruiti negli anni con gli atleti di alto livello, è per noi motivo di grande orgoglio”, ha sottolineato invece Valentina Albani Rocchetti, KASK and KOO Events and Sponsorship Manager.

Infine, l’avvocato Federico Balconi, fondatore di “Zerosbatti”, associazione che sta facendo un lavoro enorme per la sicurezza dei ciclisti: “Insieme a Mattia, condividiamo valori e scopi sociali e con Zerosbatti abbiamo deciso di sposare il suo progetto per una grande causa. Durante la cena, abbiamo condiviso la sofferenza di chi subisce incidenti, che possono essere, nella vita, di diversa natura. Ció che è emerso è che da sempre lo sport unisce le persone, essendo un grande traino sociale e di valori”.