La furia di Odermatt, la costanza di Mayer, la favola di Thompson: le reazioni al podio di Beaver Creek

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

La furia di Odermatt, la costanza di Mayer, la favola di Thompson: le reazioni al podio di Beaver Creek

Lo spettacolare super-g sulla Birds of Prey ha aperto una quattro giorni intensissima: l'elvetico già in fuga per il sogno coppa, ma il carinziano c'è eccome e "venerdì sarà un'altra battaglia su questa pista fantastica".

Un podio con tre sorrisi enormi, per diversi motivi.

Non capita così spesso, ma ci sono tante storie dietro alla vittoria nel super-g di Beaver Creek di Marco Odermatt, al 2° posto di Matthias Mayer e al terzo, primo podio di una carriera in Coppa del Mondo condizionata da tanti fattori, anche quello economico per gestirsi in una situazione particolare com'è quella dello sci canadese, della sorpresona di giornata a nome Broderick Thompson. A 27 anni, il ragazzone di Whistler si è regalato una gioia inaspettata, ma più che meritata con una prova solidissima per beffare di 3 centesimi Andreas Sander, che ormai assaporava anch'egli la prima top 3 nel circuito (anche se il tedesco può consolarsi con l'argento mondiale in discesa conquistato pochi mesi fa a Cortina...), partendo col pettorale 35.

E pensare che Thompson sino ad oggi aveva raccolto solo un 24° posto in super-g, proprio nell'ultima gara disputata a marzo in quel di Saalbach-Hinterglemm, e un 8° in combinata a Bormio nel 2017 quale top in Coppa del Mondo.

L'apertura del poker di gare sulla Birds of Prey, però, è stata anche e soprattutto la giornata di un dominante Marco Odermatt; spaziale la prova del 24enne del Canton Nidvaldo, al terzo sigillo in super-g (è il secondo consecutivo visto che vinse a Saalbach, anche in quel caso facendo letteralmente il vuoto) e il secondo nella località del Colorado, due anni dopo quella prima gemma in CdM. “E' stata una sorta di deja vu – ha raccontato ai microfoni di SRF Sport il diretto interessato nel post gara – Ho rischiato più che in quella occasione nel tratto finale, ma ho visto gli altri e pensato che bisognava attaccare, pur avendo bene in mente il focus in una gara così difficile”.

A 78 centesimi da “Odi” ha concluso un solidissimo Matthias Mayer: vincitore nella discesa di Lake Louise, secondo oggi in super-g e alle spalle dello stesso elvetico nella classifica generale di coppa (250 punti contro 180). Chissà che non possa essere il carinziano, già in lotta per la overall a larghi tratti dell'annata 2019/2020, uno dei principali rivali del reale favorito per la sfera di cristallo assoluta, ancor più di Alexis Pinturault che oggi ha sprecato una grande chance e avrà un calendario meno favorevole rispetto agli scorsi anni. “Ho dovuto fare i conti con la gestione tra tattica e attacco – ha analizzato Mayer nel post tramite l'ufficio stampa OESV, spiegando le difficoltà di partire col pettorale n° 3 dopo le uscite di Bailet e Paris – Oggi è stato un vero super-g, una grande emozione.

All'uscita del ripido ho intraversato troppo lo sci, Marco è sempre stato in movimento, fluido e capace di sviluppare velocità che ha portato sino al traguardo. Domani sarà un'altra grande sfida su questa pista che è super”.

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