Manni, un guerriero nella bufera di Schladming: "Troppo conservativo nel finale, ma è una buona gara"

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Manni, un guerriero nella bufera di Schladming: "Troppo conservativo nel finale, ma è una buona gara"

Moelgg ottavo nella night race, è l'unico azzurro a salvarsi con Gross (14°). "Le difficoltà di Vinatzer? Si ritroverà, così come tutta la squadra perchè in allenamento ci siamo".

Un guerriero nella bufera, lì a lottare 17 anni dopo quel primo podio in Coppa del Mondo ottenuto proprio sulla Planai.

Manfred Moelgg non è andato lontanissimo, poco più di sette decimi dal terzo posto di Alexis Pinturault, da quel sogno di tornare su un podio oltre 4 anni dopo Adelboden 2017. Il suo ottavo posto nello slalom di Schladming vale davvero tantissimo, se pensiamo a quanto passato dal capitano della nazionale tra il crociato rotto un anno fa, il Covid e un recupero ancora più complicato del previsto. E' stata una serata non semplice per la squadra di Theolier, ma due piazzamenti nei 15 non sono comunque da buttare.

Ho perso un po' di ritmo mentre scendevo, ma soprattutto sono stato troppo preciso in fondo, ho sciato da... maestro – ha analizzato Manni nell'intervista post gara ai microfoni di Rai Sport – Dovevo spingere di più, ma la sciata comunque c'è. Le difficoltà di squadra? Dispiace per i ragazzi, ma dobbiamo stare tranquilli perchè ci siamo, in allenamento stiamo lavorando bene”.

Stefano Gross ha concluso 14° sulla sua pista preferita, quella che gli ha regalato due secondi posti nel 2012 e nel 2015. “Ho commesso qualche errorino di troppo in fondo, si poteva fare meglio ma un po' di fiducia arriva da questa gara – il commento del fassano – Ora le due gare di Chamonix prima dei Mondiali, bisogna cercare due bei risultati per arrivare al meglio a Cortina”.

E quelle del prossimo week-end in Francia saranno anche le sfide decisive per strappare un pass per i campionati del mondo in seno al team di slalom: solo Vinatzer, seppur reduce da cinque “zero” consecutivi, Moelgg e Gross sono certi (o quasi) del posto.

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