Moelgg salva la baracca azzurra: "Valiamo di più, rimaniamo calmi". Buoni segnali da Maurberger

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Moelgg salva la baracca azzurra: "Valiamo di più, rimaniamo calmi". Buoni segnali da Maurberger

Lo slalom di Adelboden ha visto la truppa di Theolier portare a casa un 14° posto con il marebbano e un 18° con il nativo della Valle Aurina, zero pesanti per tutti gli altri. E la crisi di Gross fa paura.

Oggi ci ho provato, è andata bene sino a fine muro, poi ho pagato il finale anche perchè manca un po' di forza e fiducia, ma sto sciando bene. E' un momento in cui la squadra non sta rendendo per quello che vale, bisogna stare calmi e continuare a lavorare per dimostrare che possiamo riuscirci”.

Parole da capitano, parole da Manfred Moelgg, l'highlander azzurro che è stato, di fatto, uno dei due azzurri a salvarsi in un altro slalom difficilissimo per la nazionale italiana in quel di Adelboden, dopo la debacle di Zagabria. Quattordicesimo il marebbano, 18esimo un buon Simon Maurberger: certo, il 25enne altoatesino non è ancora quello capace di sfiorare il podio a Schladming prima dell'infortunio al crociato, ma sta salendo di livello ed è forse la miglior notizia in una giornata che ha visto Alex Vinatzer sprecare un'altra chance da podio, se non da vittoria considerando poi tutto quel che è successo nella seconda manche.

Quattro gare e quattro vincitori diversi, ma gli azzurri sono sempre troppo lontani dalla lotta, anche se di occasioni da qui ai Mondiali di Cortina ce ne saranno ancora 5 con le tre grandi classiche (Wengen, Kitz e Schladming) all'orizzonte.

E' una gara, quella odierna sulla Chuenisbargli, che lascia rimpianti a Tommy Sala, che spreca nella seconda il doppio piazzamento a punti consecutivo, a Riccardo Tonetti che si era qualificato con il 51 e viaggiava per la top 20, prima di deragliare, e allo stesso Giuliano Razzoli che era entrato per un soffio nei 30 come a Zagabria, ma ha provato ad attaccare per ottenere qualcosa in più di pochi punticini, uscendo e rimanendo 30esimo nella WCSL, escludendo già gli infortunati davanti al campione olimpico.

Un paio di posizioni davanti nella lista di specialità che stabilisce l'ordine di partenza, c'è uno Stefano Gross in crisi totale: mancata qualifica a Zagabria, idem oggi (certo, non fortunatissimo anche in questa occasione con 14 centesimi di troppo), eppure per la prima volta dopo tanto tempo il fassano aveva vissuto una preparazione autunnale senza intoppi fisici.

Wengen in primis sarà davvero un crocevia per provare a svoltare una stagione tremendamente in salita.

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