Paris, ad un passo dal capolavoro: "Ho frenato troppo nel famoso passaggio, ora la discesa"

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Paris, ad un passo dal capolavoro: "Ho frenato troppo nel famoso passaggio, ora la discesa"

Il quinto posto dell'asso azzurro nel super-g mondiale lascia qualche rimpianto, ma la prova è stata decisamente di livello. Come Lele Buzzi, ottimo 13°: "Peccato, era una grande occasione considerato come ho sciato nella seconda parte di gara".

Un sogno medaglia che sembrava poter diventare realtà per almeno una ventina di minuti, sino a quando Romed Baumann l'ha cancellato con la sua incredibile prova valsa l'argento.

Dominik Paris chiude al 5° posto il super-g mondiale di Cortina, su una “Vertigine” che ha fatto... danni per tanti, non per un Vincent Kriechmayr che succede nell'albo d'oro della specialità proprio al campionissimo azzurro. Certo, contano solo le medaglie in queste gare, ma la prestazione di Domme, pensando alla discesa di domenica, è stata comunque da applausi. “Sapevo che c'era lo spazio per inserirsi, Romed ha frenato nel modo giusto ed è stato perfetto – ha commentato Paris al microfono di Ettore Giovannelli dopo essere scalato giù dal podio – E' stato un super-g tosto, quel passaggio non era per niente facile e anche con il numero 8 ho comunque frenato un po' troppo. Un buon piazzamento, ma non in un Mondiale, ora pensiamo alla discesa anche se solo in prova capirò come potrà andare”.

Emanuele Buzzi ha eguagliato il suo miglior piazzamento stagionale, 13°, ma davvero avrebbe potuto fare il colpaccio con qualche riferimento in più (era il primo azzurro al via con il n° 6), visto che ha sbagliato tra salto Vertigine e la successiva diagonale, per poi firmare un grande crono nella seconda parte della Vertigine, quella più adatta alle sue caratteristiche. “Era un tracciato anomalo, bisognava solo... frenare – ha commentato il sappadino nel post gara – Era difficile adattarsi coi primi numeri, anche se io ho visto qualcuno scendere. Peccato perchè in partenza mi si è girato il laccetto del bastoncino nella spinta, un po' mi ha disturbato ma recrimino più che altro per l'errore sulla traversa. Sotto ho fatto una buona gara, ma solo a metà”.

Il più deluso è certamente Christof Innerhofer, fuori dai venti ad oltre due secondi da Kriechmayr. “Ho avuto da subito brutte sensazioni, non sono riuscito a sciare – il commento laconico dell'altoatesino in casa Rai – Bisognava usare la testa, io ho pure frenato troppo nel punto dove sono usciti i primi tre. In ricognizione avevo valutato bene il salto, ma quando non riesci a divertirti e andare da cima a fondo, c'è poco da fare”.

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