Paris e la gioia di ritrovarsi anche in super-g: "Ho fatto fatica negli ultimi anni, un onore avere 24 vittorie come Thoeni"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Paris e la gioia di ritrovarsi anche in super-g: "Ho fatto fatica negli ultimi anni, un onore avere 24 vittorie come Thoeni"

Tornando al successo in questa specialità a 6 anni dalla coppa (e dal titolo mondiale poco prima) messa in bacheca nel 2019, Domme ha dimostrato di essersi completamente ritrovato, anche perchè il trionfo di Kvitfjell si aggiunge al podio di Crans-Montana. Innerhofer alle finali, Franzoni nei 15 ringrazia Paris: "Mi dà tantissimi consigli, ci lascerà un'eredità difficile da replicare". Casse operato nelle prossime ore.

Il timbro numero 24 in Coppa del Mondo, al secondo posto all-time in casa Italia a livello maschile, a -26 da Alberto Tomba che rimane irraggiungibile, è stato davvero speciale per Dominik Paris, che ha agganciato Gustavo Thoeni dominando il super-g di Kvitfjell per la seconda volta in carriera.

Due successi in tre giorni, dopo la discesa di venerdì, come molti speravano visto che l’Olympiabakken è la seconda pista preferita dal 35enne della Val d’Ultimo, con la sola Stelvio di Bormio che fa storia a sé.

Mancava da 6 anni una vittoria in questa specialità a “Domme”, quando alle finali di Soldeu andò a chiudere il cerchio con la sfera di cristallo dopo il titolo mondiale di Are. “Ero convinto, questo super-g con tracciato andante mi piaceva ed è stato divertente sciare – le prime parole di Paris a Rai Sport - Vedere la luce verde è stato bellissimo, mi sono sentito fluido dappertutto e il tempo mi ha dato ragione.

Sei anni dall’ultima vittoria in super-g? Ho fatto fatica in questa disciplina, è bello tornare sul gradino più alto dopo la discesa, le 24 vittorie sono speciali perché è un piacere trovarmi accostato a Thoeni. Parliamo di un grandissimo che ha vinto molto più di me”.

Giovanni Franzoni, 15° in un contesto per lui non esattamente top, può sorridere: “Domme mi ha spiegato dopo la ricognizione come affrontarla – ha svelato il gardesano, sempre a Rai Sport – Come muovermi su questa neve col sale, io poi ci sono riuscito più o meno, mi piace un casino però ricevere così tanto consigli, è tutto l’anno che lo fa con me e io cerco di imparare il più in fretta possibile. Ci lascerà una bella eredità, molto dura da replicare rispetto a un campione del genere, ma penso che lavorando bene tutto torna e oggi mi sono ritrovato dopo il brutto super-g di Crans-Montana”.

In estate faremo un programma mirato, ma le cose stanno funzionando”.

Alle finali di Sun Valley, per le quali proverà a recuperare in extremis Mattia Casse dopo la frattura al gomito rimediata mercoledì e che verrà operata lunedì mattina, ci sarà anche Christof Innerhofer. Il 28° odierno basta per il 25° nella graduatoria di specialità: “Come negli ultimi due anni è stata una sofferenza per l’accesso, ho sciato bene in cima poi ho fatto due errori che qui non puoi permetterti, specialmente con questo tracciato facile e una pista corta”, ha detto il veterano di Gais analizzando la sua prova.

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