Re Odermatt sfata anche il tabù Saslong! La 40esima in CdM arriva nella discesa gardenese con un dipinto al Ciaslat

Re Odermatt sfata anche il tabù Saslong! La 40esima in CdM arriva nella discesa gardenese con un dipinto al Ciaslat
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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Re Odermatt sfata anche il tabù Saslong! La 40esima in CdM arriva nella discesa gardenese con un dipinto al Ciaslat

Il fenomeno elvetico taglia un altro traguardo (e si prende pettorale rosso e leadership nella generale) con un capolavoro, limitando i danni nella parte alta per poi battere nettamente von Allmen (che la perde con un grave errore). Casse è ancora il miglior azzurro, ma solo da top 15 con qualche sbavatura (e con tanti inserimenti grazie ai numeri alti), Paris non si "accende", appena davanti a Innerhofer che torna a fare punti.

Un dipinto sul Ciaslat, una gara perfetta anche nel resto del tracciato di una Saslong che non è certo la pista più adatta alle sue caratteristiche, tanto che fino ad oggi non ci aveva mai vinto.

Marco Odermatt sfata anche il tabù della Val Gardena, prendendosi la seconda discesa stagionale per quello che è il quarantesimo trionfo in gare di Coppa del Mondo, il terzo stagionale in tre differenti specialità e tre è anche il numero dei timbri nella disciplina regina (dopo le due vittorie di inizio 2024 a Wengen, poi c’è anche il titolo mondiale di Courchevel), per non parlare del pettorale rosso riconquistato e del volo in vetta alla generale.

Si prende tutto il Re del circo bianco, aprendo una doppietta svizzera con Franjo Von Allmen ora sul podio anche in discesa, ma che può avere rimpianti perché il grave errore commesso proprio nel punto in cui Odermatt ha fatto la differenza (seppur non enorme su alcuni rivali) gli è costato quasi 9 decimi rispetto al suo “capitano”, ma tanti anche da altri big.

“Odi”, comunque, l’ha vinta anche con una prima parte di gara buonissima non trattandosi di un velocista puro, perfetto su ogni salto in termini di aerodinamicità. Il compagno classe 2001 sarà quindi 2° con 45 centesimi di distacco e un soffio su un mucchio di atleti, pensando che Cochran-Siegle ritrova il podio piazzandosi a 0”01 da von Allmen e anticipando a sua volta Allegre di un solo centesimo.

Quinto posto per Martin Cater (col pettorale 42, sole e pista velocizzata in alto) a mezzo secondo, il miglior risultato dell’austriaco Eichberger sesto (a 0”52) col numero 56, Romed Baumann chiude a 53 centesimi dopo aver avuto quasi mezzo secondo di vantaggio su Odermatt sino alle Gobbe del Cammello, poi Bryce Bennett (a 61 centesimi, 15 dal podio), re della Saslong nella gara “breve” di un anno fa, a seguire troviamo Alexander (a 0”64) e Rogentin (+ 0”68), con Brodie Seger 11° (col pettorale 50), Lars Roesti 12° ex-aequo con Hemetsberger a 0”76, dopo aver avuto ben 86 centesimi di margine oltre metà gara (ma poi ha pasticciato troppo), e Mattia Casse 14° a 82 centesimi da Odermatt.

Il piemontese, che si aspettava di più dalla discesa rispetto al super-g, non riesce ad adattarsi perfettamente alle condizioni trovate, rimanendo sì vicino al leader fino alla Curva del Lago, ma senza aprire quel gap che in prova si era visto eccome, prima di perdere qualche decimo al Ciaslat e fino all’arrivo per un piazzamento che è buono, ma certo al di sotto delle attese a maggior ragione dopo il capolavoro di ieri.

A ridosso della top ten anche Hrobat, poi Rieser 16°, Sarrazin è 17° a 1”05 perdendo tantissimo nei tratti di scorrimento e sciando invece divinamente il Ciaslat, tanto da lasciare appena 7 centesimi al grande rivale, quando ormai però la sua gara per un grande risultato era compromessa. Alla pari dell’asso transalpino, oltre al tedesco Vogt che si conferma, i primi punti in CdM di Livio Hiltbrand, enorme talento elvetico che sogna il podio per tre quarti di discesa, ma è comunque super a ridosso dei 15.

Poi il 20° piazzamento di Theaux (e dello svedese Monsen, bellissima rinascita sulla pista dove cadde malamente), ad un centesimo dal compagno di team, il 22° di Striedinger, 23° e 24° per Arvidsson e Mettler (sempre partendo dopo i trenta con grandi condizioni), per trovare l’ultimo re della Saslong, Dominik Paris, bisogna scendere al 25° finale, con l’asso azzurro che finisce a 1”15 senza entrare mai davvero in gara, tanto da dichiarare a Rai Sport che non si è trovato con una neve cambiata nuovamente. A sei centesimi da “Domme”, con il ceco Zabystran nel mezzo, il terzo italiano è, a 40 anni festeggiati martedì scorso, Christof Innerhofer: buona la prova del plurimedagliato olimpico e mondiale, a 1”21 (come Pfiffner) precedendo Murisier (che cede il pettorale rosso), Jocher e Hacker, ex-aequo al 29° posto.

Gli altri azzurri: Benjamin Alliod arriva a 3 centesimi dai suoi primi punti, 34esimo, Nicolò Molteni chiude 40esimo a 1”55, Pietro Zazzi rischia grosso al Ciaslat e sarà 49° a 2”02, dietro anche Schieder (44° a 1”72), non ancora al top. Lontano Franzoni, a quasi 3 secondi dal trionfatore di una giornata che Odermatt proverà a replicare domenica, per fare cinquina sulla Gran Risa nel gigante dell’Alta Badia.

 

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DISCESA MASCHILE – VAL GARDENA

Marco Odermatt in 2’03”10
Franjo Von Allmen + 0”45
Ryan Cochran-siegle + 0”46
4° Nils Allegre + 0”47
5° Martin Cater + 0”50
6° Stefan Eichberger + 0”52
7° Romed Baumann + 0”53
8° Bryce Bennett + 0”61
9° Cameron Alexander + 0”64
10° Stefan Rogentin + 0”68
14° Mattia Casse + 0”82
25° Dominik Paris + 1”15
27° Christof Innerhofer + 1”21
34° Benjamin Jacques Alliod + 1”30
40° Nicolò Molteni + 1”55
44° Florian Schieder + 1”72
49° Pietro Zazzi + 2”02
59° Giovanni Franzoni + 2”94

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