Roda è una furia: "Peggio di così non si può fare, spazio ai giovani", ma il dt Lorenzi ci crede ancora

Foto di Redazione
Info foto

2020 Getty Images

Sci Alpinocrisi gigante

Roda è una furia: "Peggio di così non si può fare, spazio ai giovani", ma il dt Lorenzi ci crede ancora

Le durissime parole del presidente federale dopo il primo gigante di Santa Caterina Valfurva, disastroso per la nazionale azzurra.

L'inizio di stagione era stato pure incoraggiante, con quattro uomini a punti e sia Luca De Aliprandini che Giovanni Borsotti, le due punte della squadra e gli unici attualmente nella top 30 mondiale, rispettivamente 10° e 13° nell'opening di Soelden.

Dopo un'altra preparazione condita da cambiamenti in seno allo staff tecnico, visto che il direttore tecnico Roberto Lorenzi ha dovuto fare i conti con l'addio di Roberto Saracco, riportando in Italia un ottimo allenatore qual è Walter Girardi, la nazionale azzurra di gigante ha avuto il tempo di preparare al meglio, dopo la prima sul Rettenbach a metà ottobre, le tre gare consecutive di specialità sulle nevi di casa. Il primo dei tre esami, ovvero il gigante di ieri a Santa Caterina Valfurva, è stato però un mezzo disastro, con due soli atleti qualificati e il duo Borsotti-De Aliprandini costretto ad accontentarsi di posizioni di rincalzo, dalla 21esima alla 23esima piazza, mai in corsa per un risultato di peso.

Lo stesso trentino, l'unico nei primi due sotto gruppi di merito, ha parlato di gara talmente strana da non volerla analizzare e quindi proiettarsi verso la prossima, ovvero il secondo gigante spostato a lunedì. Il numero 1 della FISI, Flavio Roda, è stato però diretto nel post gara 1, ai microfoni di Ettore Giovannelli nel parterre della “Deborah Compagnoni”. “Peggio di così non si può fare, bisognerà quindi analizzare molto seriamente il tutto – ha detto nell'intervista di Rai Sport – e capire quali sono i problemi, avendo il coraggio di ripartire dai giovani.

Serve dare una svolta ad una disciplina che da anni non ci dà risultati, nonostante la FISI lavori forte su tutte le specialità. Dispiace vivere giornate come questa, non ci ripagano di quanto fatto”.

Lo stesso Roberto Lorenzi ha parlato, sempre ai microfoni di Giovannelli, di “delusione che c'è da parte nostra, con la volontà chiara di lavorare per qualcosa di più – l'analisi del dt azzurro – Credo però che il potenziale sia ancora lì da dimostrare, anche se ieri non siamo riusciti a farlo. Dobbiamo insistere, senza scusanti per la prima gara qui a Santa Caterina: è finito il tempo di giustificarsi con il fatto che gli italiani vanno forte solo su piste ghiacciate. Il futuro coi giovani? E' chiaro che serve costruire qualcosa da dietro, lo stiamo facendo e agli stessi ragazzi più esperti serve vivacità all'interno della squadra”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
276
Consensi sui social

Più letti in scialpino

Goggia e l'esempio di Brignone e Baggio, il lavoro a Soelden con Shiffrin e l'attesa per Beaver Creek

Goggia e l'esempio di Brignone e Baggio, il lavoro a Soelden con Shiffrin e l'attesa per Beaver Creek

La bergamasca ha ripreso a lavorare a pieno regime, ultime giornate di velocità in Austria prima della partenza per gli Stati Uniti. La vittoria di Federica sul Rettenbach, è il nostro faro e un'ispirazione per tutte le compagne, il ricordo dell'incontro con Roberto Baggio e un obiettivo chiarissimo: farsi trovare pronta alla prima discesa della Coppa del Mondo, il 14 dicembre sulla Birds of Prey.