De Aliprandini: "Avevo bisogno di una prova del genere". Tutta la gioia di Stefano Baruffaldi

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De Aliprandini: "Avevo bisogno di una prova del genere". Tutta la gioia di Stefano Baruffaldi

Tre azzurri a punti nel secondo gigante di Santa Caterina Valfurva, con il trentino che accarezza il sogno del primo podio. "Quell'errore al Fank...".

E' stata la giornata del riscatto, soprattutto per il capitano di un'Italgigante criticata, dallo stesso presidente federale Flavio Roda, dopo il disastro del primo appuntamento di Santa Caterina Valfurva.

Il secondo gigante sulla Deborah Compagnoni ha riportato Luca De Aliprandini nelle posizioni che ormai competono al trentino dalla scorsa stagione, quando nel tempio di Adelboden sembrava ormai lanciato anche alla prima vittoria. Il podio rimane ancora un sogno proibito per Luca, mai così vicino come oggi. Sono mancati undici centesimi, per un sesto posto che lascia rimpianti vista la seconda manche mandata in scena dall'azzurro nella sua prima metà. “Quell'errore dopo il secondo intermedio (all'altezza del Fank, ndr) mi ha fatto perdere velocità per il piano e mi è costato posizioni – la prima analisi di De Aliprandini nel post gara ai microfoni Rai – Avevo bisogno di una prova del genere, sabato ero demoralizzato perchè in allenamento tutto andava bene, poi quella gara...

Oggi quindi ho affrontato la prima manche in maniera tranquilla, nella seconda ho spinto davvero. E' un bel passo avanti”.

Pensando soprattutto al prossimo gigante, il quarto della stagione di Coppa del Mondo, che si terrà di nuovo su nevi italiane, nel tempio della Gran Risa in Alta Badia (20 dicembre). Prova alla quale arriverà con i primi punti della carriera in CdM già in tasca un bravissimo Stefano Baruffaldi; fuori dalla nazionale e dai corpi militari, il 28enne lecchese è stato capace di arrivare ad un traguardo per molti impensabile, a 28 anni e solo alla quinta gara nel massimo circuito. Grazie anche al lavoro svolto con il Druscié Cortina, che l'ha portato in squadra ottenendo soddisfazioni enormi. “Forse nella seconda manche avrei potuto fare qualcosa in più, ma quanta gioia – ha spiegato Baruffaldi, alla fine 24° dopo il 30esimo tempo ottenuto nella manche d'apertura con il pettorale n° 58 – Dopo tutto il lavoro fatto per anni da solo, per me si tratta di un grande risultato.

E non posso che fare i complimenti agli organizzatori: stamattina, entrando in pista, non credevo a quanto fatto nella notte da queste persone dopo tutta la neve e i problemi che ci sono stati”.

Infine Riccardo Tonetti, 27° come al termine della prima manche, è soddisfatto a metà: “Un buon rientro considerato l'infortunio, ma nella seconda che era ancora più bella da sciare, non sono riuscito a fare ciò che volevo. Non è facile, essendo indietro con la preparazione, ripetere manches uguali una dietro l'altra, ma ora vediamo di arrivare pronti per la Gran Risa”.

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