Il fenomeno svizzero, prendendosi il secondo gigante di Santa Caterina e il secondo in CdM, ha agganciato Pinturault in vetta alla overall. Ha superato il Covid (perdendo il parallelo di Lech) e riportato i rossocrociati a vincere tra le porte larghe quasi dieci anni dopo l'ultima volta firmata... Carlo Janka.
Vabbè, che si tratti di un fenomeno lo si era capito ancor prima della cinquina d'oro (solo lo slalom era “impossibile” da vincere) ai campionati del mondo junior del 2018 a Davos. I primi podi in Coppa del Mondo nel finale della stagione 2018/19 l'avevano confermato, poi il trionfo in super-g a Beaver Creek all'inizio di quella successiva e l'infortunio in Alta Badia che ne ha stoppato la crescita esponenziale.
Tra due settimane, Marco Odermatt tornerà sulla Gran Risa per prendersi una rivincita, e lo farà con il pettorale rosso di leader del gigante che già oggi, nel secondo appuntamento di Santa Caterina Valfurva, ha onorato come meglio non avrebbe potuto. Primo successo tra le porte larghe, secondo in assoluto un anno dopo quello in velocità sulla Birds of Prey (era il 6 dicembre 2019, se si fosse corso ieri come previsto la data sarebbe stata... speciale); il 23enne nidvaldese non ha vinto, ma dominato sulla Deborah Compagnoni, rifilando oltre 7 decimi a tutti i rivali incollati tra di loro.
E per la Svizzera si tratta di una vittoria speciale, perchè era addirittura dal marzo 2011 che un rossocrociato non esultava in gigante, quando Carlo Janka battè tutti sulla Podkoren di Kranjska Gora. Il lavoro svolto come team si vede anche dai risultati di Gino Caviezel, seppur in ombra qui in Valtellina, e un Loic Meillard due volte quarto nel giro di 48 ore, ma è chiaro che Odermatt è una gemma preziosa che fa storia a sé.
Un campioncino che sembra già pronto per giocarsi da subito la Coppa del Mondo assoluta, anche perchè i due principali favoriti, Pinturault e Kristoffersen, non sono mai saliti sul podio nei tre giganti sinora disputati; il nativo di Buochs, a sua volta, non ne è mai sceso e ora ha già agganciato il francese in vetta alla overall (a quota 240 punti, Kristoffersen ne ha 84 in meno ed è preceduto da Zubcic). Certo, manca lo slalom rispetto ai due rivali, ma nella velocità e in super-g in particolare, l'elvetico può raccogliere moltissimo. “E' una grande emozione quella provata oggi – ha raccontato Odermatt nell'intervista FIS del post gara – La pressione della prima volta col pettorale rosso c'era, così come per il fatto di trovarmi in testa a metà gara, cosa che finora non mi era mai successa.
Sono orgoglioso anche per questo, ma ero concentrato al cancelletto di partenza della 2^ manche, sapendo di dover spingere senza troppi calcoli per poter vincere. E l'ho fatto soprattutto nel tratto finale, facendo attenzione nella prima parte”.
Una gestione da campione, lui che ha pure superato il Covid con quella positività (fortunatamente con sintomi lievi) che gli ha fatto perdere il parallelo di Lech/Zuers e l'ha costretto a dieci giorni di quarantena. Sugli sci, però, è tornato ancora più carico e forte di prima, le 48 ore di Santa Caterina lo dimostrano.
Slalom Gigante Maschile replaces: 06.12.2020 Santa Caterina (ITA)
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