Sochi , -42. Le grandi sorprese olimpiche (5): Buraas, dimenticanza... d'oro!

Sochi , -42. Le grandi sorprese olimpiche: Buraas, dimenticanza... d'oro!
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OlimpiadiOro in SL a Nagano 1998

Sochi , -42. Le grandi sorprese olimpiche (5): Buraas, dimenticanza... d'oro!

NAGANO (Giappone) - Ventisei anni dopo Sapporo '72, nel 1998 le Olimpiadi tornano nella terra del Sol Levante, in una città sorta al centro del Giappone, il cui nome significa "campo largo", alla confluenza tra la via del sale e quella dell'oro. Nagano 1998 è l'ultima Olimpiade di Alberto Tomba e Deborah Compagnoni. E in slalom regala gloria a un inatteso 22enne norvegese, in realtà dotato di enorme talento, che vincerà però poi troppo poco in relazione alle sue qualità. Tomba, Furuseth, Sykora, Stanassinger, Jagge finirono tutti nella gabbia del guascone di Bærum, capelli rosso fuoco, che nella conferenza stampa post-gara raccontò di essersi dimenticato proprio all'ultimo istante, in gara, della promessa fatta al suo veterano compagno, Ole Christian: "Tranquillo, ti lascerò la medaglia d'oro". E invece... 

E' il 21 febbraio 1998, ultimo giorno di un'Olimpiade passata alla storia come la più universale di sempre: una nazione su tre (24 su 72) riuscì a conquistare almeno una medaglia. Come sempre lo slalom maschile dello sci alpino chiude le ostilità a Cinque Cerchi. La sfida tra i "rapid gates" si annuncia un duello serrato tra Norvegia e Austria

Prima dei Giochi Olimpici si disputano sette slalom di Coppa del Mondo, con cinque trionfi austriaci (tre Stangassinger, due Sykora), uno norvegese (Jagge, campione olimpico nel 1992 ad Albertville) e uno italiano, grazie ad Alberto Tomba a Schladming. Ma sul podio, per ben tre volte, pur senza primeggiare, sale pure un 22enne "vichingo" tanto spaccone quanto bravo sugli sci, Hans-Petter Buraas, bronzo iridato jr. in gigante a Lake Placid 1994, figlio di una scuola in grandissima salute, che ha appena portato un altro semi-sconosciuto, Tom Stiansen, al titolo mondiale a Sestriere 1997

Questo il dettaglio di tutti i podi in slalom nella stagione 1997-1998: 

 

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Una tempesta di neve accoglie i concorrenti alla partenza della prima manche. Alberto Tomba, ahinoi, deraglia, chiudendo male la sua inimitabile carriera olimpica, ma durante la gara succede di tutto: un terremoto di grado 5.0 della Scala Richter attraversa le montagne nipponiche, la terra trema durante le discese dell'austriaco Mario Reiter e del tedesco Marcus Eberle, ma non si verificano danni, per fortuna. 

Al termine della prima run, la sfida Norvegia-Austria è al culmine: al comando c'è sì Thomas Sykora, vincitore in stagione a Kranjska Gora e Kitzbuehel e detentore del trofeo di specialità, ma dietro di lui si piazzano, nell'ordine, ben 4 vichinghi, Buraas, Furuseth, Stiansen e Jagge. "E' un campionato Nazionale", dice Hans-Petter, pregustando già un trionfo che clamorosamente arriverà.

Nella seconda manche Stangassiner e Christian Mayer risorgono, ma non avvicinano la zona podio, Furuseth non trema e Buraas... mostra un talento pazzesco, che poi esploderà solo a tratti negli anni successivi, forse perché il fenomenale norvegese è già appagato dalla luccicante medaglia d'oro che si avvia a conquistare. Dopo la sua discesa perfetta, tocca a Sykora, ultimo a partire: l'austriaco già in passato (vedi i Mondiali di Sestriere 1997, falliti dopo una stagione praticamente immacolata) ha dimostrato di saper reggere a stento una forte pressione. In partenza combina un disastro, infilandosi i bastoncini in mezzo agli sci e perdendo praticamente la gara prima di iniziare. Salverà comunque il bronzo, per dodici centesimi, scongiurando così una clamorosa tripletta norvegese, con Stiansen quarto. Tra i primi sette atleti vi sono solamente nomi norvegesi o austriaci. Hans-Petter Buraas succede a Stangassinger e conquistà l'oro olimpico in slalom!

Nella conferenza stampa post gara, Buraas si lascia andare scherzando con i Media: "Avevo promesso a Ole Christian Furuseth, prima della seconda manche, che l'avrei lasciato vincere. Purtroppo a metà della mia prova me ne sono scordato e quando mi sono ricordato del pensiero, avevo sfortunatamente già tagliato il traguardo". Poi, voltandosi verso Furuseth, serio serio, esclama: "Scusami!". 

QUI IL RISULTATO COMPLETO DELLA GARA. 

Buraas completerà poi la sua splendida stagione finendo terzo nella classifica di specialità, con l'ultimo podio (sei in totale, cinque in Coppa del Mondo) dell'annata, un 2° posto, conquistato a Crans Montana dietro Alberto Tomba, a marzo, nel giorno dell'addio alle gare del bolognese. Sembra l'avvio di una carriera da dominatore: Hans-Petter conquisterà altri sei podi tra il 1998 e il 2003, vincerà la sua prima e unica gara in Coppa al Sestriere, nel dicembre 2000, ma non mostrerà più quel talento spontaneo e speciale messo in mostra il 21 febbraio 1998. Fu vera gloria? 

                                                                                        (5 - CONTINUA). 

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