Sochi, -43: le grandi sorprese olimpiche (4). Julia Mancuso, oro... "gigante"!

Sochi, 43: le grandi sorprese olimpiche. Julia Mancuso, oro italo-americano
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OlimpiadiOro in GS a Torino 2006

Sochi, -43: le grandi sorprese olimpiche (4). Julia Mancuso, oro... "gigante"!

TORINO (Italia) - Julia Mancuso è un'americana di origini italiane, classe '84, bella, simpatica, diremmo anche affascinante, attesa come un Messia dallo sci americano, perché ai Mondiali jr ha conquistato sei medaglie, tra il 2000 e il 2004, di cui cinque d'oro, in tutte le specialità slalom escluso. A Bormio-Santa Caterina, Mondiali 2005, 20 anni suonati, vince due bronzi, in superG e gigante, finendo 8a in slalom e 9 in combinata. Sembra destinata a dominare la scena nello sci alpino, ma arrivando ai Giochi di Torino non è certo lei la favorita tra le porte larghe, anche perché comunque non ha ancora vinto una gara in Coppa del Mondo. E in lontananza, nemmeno troppo lontana, si staglia già l'ombra lunga di Lindsey Vonn... 

Il Circo Bianco l'ha già scoperta ai Mondiali valtellinesi e, a parte la parentesi di Val d'Isere 2009, quando attraversa una crisi nera, si abituerà a un'atleta capace di non fallire mai gli appuntamenti Mondiali o Olimpici, passando per Are 2007, Vancouver 2010, Garmisch-Partenkirchen 2011 e Schladming 2013. Julia è di Reno, nel Nevada, cresciuta nello Squaw Valley Ski Team, nel paese che ospitò le Olimpiadi del 1960, d'estate si trasferisce alle isole Hawaii, ama il surf, le conchiglie, e pure scalare le alte cime, lo farà con il Kilimangiaro, in Africa, qualche anno dopo. 

Nella stagione 2005-2006 Anja Paerson e Janica Kostelic lottano spalla a spalla per la conquista della Coppa del Mondo. Prima della prova olimpica al Colle del Sestriere, si disputano ben sette giganti. A Soelden vince Tina Maze davanti proprio a Kostelic e Paerson, ad Aspen e Ofterschwang 1&2 la spagnola Rienda Contreras (nell'ultimo caso ex aequo con la svedese), a Spindleruv Mlyn arriva finalmente il momento di Janica Kostelic, che, pur campionessa olimpica a Salt Lake City 2002, non aveva mai conquistato una gara in Coppa tra le porte larghe, a Lienz si impone Anja Paerson, a Cortina Nicole Hosp. Insomma, le favorite per le medaglie in gigante a Torino 2006 sono nettamente Kostelic, Paerson e Rienda Contreras, con Hosp, Maze, Zettel e Poutiainen possibili outsider di lusso.

Ma proprio nelle ultime gare cresce la condizione di Julia Mancuso, quinta a Cortina e sul podio per la prima volta in gigante (terza in assoluto) a Ofterschwang, in Germania, il 4 febbraio, ovvero 20 giorni esatti prima del gigante del Sestriere. 

E' venerdì, 24 febbraio 2006, terz'ultimo giorno dei Giochi di Torino. Nevica, c'è vento e nebbia, la pista Sises non è particolarmente difficile, ma le condizioni atmosferiche la rendono comunque ostica. La sorpresa arriva dalle ultime news: Janica Kostelic, campionessa uscente e grande favorita, non c'è, bloccata a letto dall'influenza. Sembra un lasciapassare per Anja Paerson, già d'argento nel 2002 a Salt Lake City. Ma non sarà così. La 1a manche è disegnata dallo sloveno Slivnik, ma la sua pupilla, Tina Maze finisce solo 10a a 1''08 dalla scatenata Julia Mancuso (pettorale n.9), che con scarsa visibilità sembra trovarsi a meraviglia. Le specialiste son tutte lì, Paerson seconda a 18 centesimi, Poutiainen terza, Hosp 4a, c'è anche Nadia Fanchini, 7a a mezzo secondo dal podio. Deraglia solo Maria Josè Rienda Contreras, la spagnola più vincente di sempre in Coppa del Mondo, che, forse schiacciata dal peso di portare con sé un intero paese che aspetta un oro olimpico da 34 anni, finisce solo 17a a 1''39 dall'italo-americana. 

La seconda manche è un thrilling, che qua potete gustarvi: 

 

Video : Olympic Gold for Julia Mancuso - Torino 06 (live)

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Il disegno è quello di papà Kostelic, Ante, che miracoli non li può fare su un pendio piuttosto piatto, ma fa girare comunque le atlete dall'inizio alla fine. C'è pure un piccolo saltino (!) a metà tracciato. La neve condiziona nettamente la seconda prova. La parte decisiva è quella alta, un po' più ripida, dove si vede anche meno. Anna Ottosson, 30enne di Ostersund, svedese, in Coppa del Mondo vanta una vittoria, in gigante, ma ottenuta ben sei anni prima, a Cortina nel 2000, e altri sei podi, cinque tra le porte larghe e uno in slalom. E' 13a dopo la prima manche, ma azzecca la prova della vita, nessuno batterà più il suo tempo nella 2nd run. Finirà di bronzo, coronando così una più che onesta carriera. 

Ovviamente non mancano le sorprese. Il tracciato di Kostelic si rivela impegnativo, lento e favorisce i colpi a sorpresa, complice anche la scelta di effettuare l'inversione delle trenta e non, date le avverse condizioni meteo, delle prime 15. Deludono le favorite e le veterane: Anja Paerson (si rifarà vincendo poi l'oro nello slalom speciale) finisce solo sesta a 1''77, lenta, stranamente impaurita e non all'attacco; la tedesca Martina Ertl (già argento a Lillehammer '94 dietro Deborah Compagnoni e all'ultima chance della vita per acciuffare l'oro olimpico) addirittura quindicesima a 3''35, dietro anche alla seconda delle azzurre, Karen Putzer, a 3''28. Nadia Fanchini a 19anni è 8a, mentre Tanja Poutiainen si salva con la sua unica medaglia olimpica (d'argento), finora in carriera; ma Julia Mancuso, lo potete  vedere nel video sopra, stupisce tutti per la freddezza che dimostra: mai in testa dopo una manche in vita sua, scende per 30a su una pista rovinata e sempre condizionata da neve, vento e nebbia. Non fa una piega nella parte alta, dove viaggia velocissima mantenendo sempre una linea stretta e ideale, incrementando il suo vantaggio di altri tre decimi sulla finlandese. Alla fine, in condizioni estreme, vincerà l'oro in scioltezza, facendo piangere i suoi allenatori e segnare anche il 2° tempo assoluto nella manche, dietro la Ottosson.

IL RISULTATO COMPLETO DELLA GARA. 

Non vincerà mai più in gigante (per ora...), sfiorerà la Coppa del Mondo assoluta l'anno successivo, dando però sempre l'impressione di non aver sfruttato in pieno il suo enorme talento naturale. C'è ancora tempo, eh... 

                                                                                              (4 - CONTINUA). 

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Olympic Gold for Julia Mancuso - Torino 06 (live)

Peter Lein, Venerdì 11 Novembre 2011