Tobias Kastlunger: "La medaglia è stata inaspettata. Manuela e Manfred Moelgg mi aiutano tanto, mi sono allenato con loro"

tobias kastlunger
Sci AlpinoINTERVISTE

Tobias Kastlunger: "La medaglia è stata inaspettata. Manuela e Manfred Moelgg mi aiutano tanto, mi sono allenato con loro"

Ha 19 anni, vive a San Vigilio di Marebbe ed è una promessa dello sci. Tobias Kastlunger, vincitore della medaglia d’argento in gigante ai Mondiali Juniores in Val di Fassa, ha raccontato a Neveitalia la sua storia, dalle prime curve sugli sci agli allenamenti con il padre e i fratelli Moelgg, suoi punti di riferimento.

Come ti sei avvicinato al mondo dello sci agonistico?

Vivo vicino le piste da sci. Ho iniziato a sciare all’età di due anni e mezzo con mio papà e mia mamma. Mio padre è maestro e allenatore di sci. Ha allenato i fratelli Moelgg. A sette anni mi sono iscritto allo sci club di San Vigilio e a otto anni ho iniziato a fare le prime gare. Ero già abbastanza bravo da piccolo, sono stato aiutato molto da Manfred e Manuela.

Ti sei mai allenato con i fratelli Moelgg?

Si, circa due anni fa mi sono allenato con loro. Più con Manuela, ma anche con Manfred. Li conosco da tanti anni, anche al di fuori dallo sci. Ci vediamo, mi danno consigli, posso sempre contare su di loro.

Hai vinto la medaglia d’argento ai Mondiali Juniores in Val di Fassa. Che lavoro è stato fatto per arrivare a questo traguardo?

Questo è il primo anno che sono entrato nella squadra nazionale, mentre la scorsa stagione sono entrato a far parte delle Fiamme Gialle. In estate abbiamo lavorato sui ghiacciai, ho sempre fatto buon allenamento. Quest’anno l’obiettivo erano i Mondiali Juniores perché erano la gara più importante, però ci siamo comunque concentrati su tutta la stagione.

Ti aspettavi di vincere la medaglia d’argento?

È stata una medaglia inaspettata. Al Mondiale hanno partecipato tanti atleti che fanno Coppa del Mondo e che in Coppa Europa sono sempre davanti. Sarei già stato contentissimo se fossi riuscito a entrare nei primi dieci visto l’alto livello degli avversari. Ho dato tutto e sono riuscito a conquistare la medaglia.

Quando sei a casa sei allenato da tuo padre Klaus Kastunger, che come hai detto prima è stato anche l’allenatore dei fratelli Moelgg. Che tipo di allenatore è?

Mi allena da sempre, ha tanta esperienza. Avere un padre come allenatore non è sempre facile. È un vantaggio, ma a volte può essere difficile.  Il lato positivo è che, essendo mio padre, mi conosce molto bene. È tanto preciso. Riusciamo a distinguere bene la figura del padre con quella di allenatore. A volte, quando ci vuole, mi sgrida, ma è giusto così. Mi trovo molto bene con lui, ci capiamo al volo e questo è importante. Da piccolo mi portava anche a vedere gli allenamenti di Manuela e Manfred.

Come si svolge una giornata di allenamento con lui?

Da quando mi alleno con la squadra, mio padre è presente e viene a guardarmi. Si consulta con gli allenatori. Quando siamo a casa, facciamo insieme il tracciato sulla pista di allenamento che è la Pre da Peres. Cominciamo ad allenarci alle 8.30 circa e finiamo verso le 11/11.30. Facciamo circa sette giri di allenamento a seconda delle giornate.  Sulla Erta non riusciamo a fare allenamento perché è sempre aperta al pubblico.

Oltre al gigante, qual è l’altra disciplina che ti senti tua?

Lo slalom, ma al momento sto sciando meglio in gigante. Ho fatto anche un po’ di superG e discesa, sono due discipline che mi divertono.

Questa stagione hai debuttato in Coppa Europa…

Sì, ho iniziato con le gare in Svezia a Funesdalen. Ho fatto cinque gare di gigante e una di slalom partendo con pettorali alti intorno al 60/70. Ho cercato di entrare nei 30, ma non ci sono riuscito. La Coppa Europa quest’anno non era l’obiettivo numero 1, l’ho fatta per esperienza, per vedere la differenza con le altre gare che faccio ed è stato molto utile.

Cosa manca per arrivare al debutto in Coppa del Mondo?

La strada per la Coppa del Mondo è ancora lunga. Manca un misto di forza, tecnica ed esperienza. Ci vuole ancora un po’ di tempo, ma sogno di arrivarci. È il sogno di ogni atleta.

Chi è il tuo atleta preferito in Coppa del Mondo?

Manfred Moelgg, perché lo conosco da tanto, e Marcel Hirscher perché è il migliore.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Abbiamo ancora qualche gara per questa stagione, tra cui i Campionati italiani. Vorrei provare ad abbassare i punti in slalom, allenarmi bene e migliorare. La prossima stagione vorrei fare bene in Coppa Europa ed entrare nei trenta e fare di nuovo un buon risultato ai Mondiali Juniores in Norvegia.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
948
Consensi sui social