Ufficiale, niente Sudamerica per i francesi. Pinturault pronto alla ripresa: "Ci adattiamo"

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Sci Alpinocoppa del mondo 2020/21

Ufficiale, niente Sudamerica per i francesi. Pinturault pronto alla ripresa: "Ci adattiamo"

La federazione transalpina ha comunicato la rinuncia alla trasferta tra Argentina e Cile. In un'intervista a Ski Chrono, il campione di Courchevel dice la sua su molti temi relativi alla prossima stagione: tornerà sugli sci a fine agosto a Les Deux Alpes.

Ora è ufficiale, anche gli atleti francesi non sfrutteranno le condizioni invernali in Sudamerica, consueto appuntamento tra agosto e settembre per prepararsi al meglio.

Oggi, la FFS ha annunciato la rinuncia “non essendoci le condizioni a livello sanitario”, con le squadre tecniche che si sarebbero dovute allenare a Ushuaia, mentre i velocisti sarebbero stati diretti in Cile, sulle nevi di La Parva. L'Equipe de France si allenerà sui ghiacciai di casa così come su quelli svizzeri. Come Alexis Pinturault, che tornerà sugli sci a fine agosto a Les Deux Alpes, per poi affrontare un grande blocco di lavoro a settembre, assieme ai compagni di squadra a Saas-Fee. L'iridato di combinata ne ha parlato ai colleghi di Ski Chrono, in una lunga intervista realizzata lo scorso week-end nella sua Courchevel, dopo un evento che ha visto Alexis in sella ad una mountain bike tra allenamento e un po' di svago, rientrato pochi giorni prima da una breve vacanza in Portogallo.

Bisogna stare attenti, anche per fare una foto coi tifosi che cerco di non negare, ma io credo si debba anche vivere – le parole di Alexis in merito all'evento nel suo paese che ha coinvolto solo poche decine di persone – Io stesso ho avuto il Covid, come sapete, e teoricamente dovrei avere e causare meno problemi. Certamente in inverno servirà la massima cautela, anche perchè un paio di settimane di quarantena costerebbero di fatto la stagione. Forse la situazione è stata resa più drammatica del necessario, anche perchè è risultata una catastrofe a livello economico.

Voglio essere chiaro: il pericolo esiste e non va sottovalutato come ogni malattia, ma dobbiamo conviverci e gestirla nel modo migliore, proteggendo in particolare i nostri anziani che sono le persone più colpite”.

Anche senza il viaggio ad Ushuaia, Pinturault è fiducioso per una preparazione buona: “I giorni di sci sono sempre quelli, semplicemente abbiamo fatto test a giugno anziché in primavera. Le differenze comunque esistono, anche perchè le aziende sono state chiuse e non hanno sviluppato come in un periodo normale: abbiamo quindi provato poche novità. Dopo il periodo di sci in Val d'Isère (12 giorni sulla neve, ndr), ho ricominciato con un grande lavoro fisico e quest'anno, grazie alla collaborazione del centro Red Bull di Salisburgo, ho inserito anche il judo tra le attività da svolgere”.

Il campione transalpino si sente “negli anni migliori della carriera, già dal 2019 sento di essere cresciuto sotto vari aspetti. Da giovane ti senti fortissimo, ma i difetti sono parecchi; ora faccio meno sforzi per compiere gli stessi movimenti, questo aiuta molto a risultare fluido sullo sci, soprattutto in slalom. I miei programmi? Non cambiano, punterò su gigante e slalom che rappresentano la mia base, poi la velocità mi sarà utile per le combinate”.

Pinturault si aspetta una stagione 2020/21 “con tante incertezze sotto vari aspetti, ad esempio la gestione di eventuali positività di atleti o membri degli staff. Penso ci saranno meno gare rispetto al previsto, evitando lunghi viaggi come quelli in Nordamerica, ma spero in ogni caso venga mantenuta l'equità nel numero di gare tra le discipline”.

Infine, il 29enne di Courchevel ha parlato della candidatura di Johan Eliasch, CEO di Head (fornitore da anni dei materiali per Alexis), alla presidenza della FIS per le elezioni attese nella primavera 2021. “Abbiamo parlato del futuro dello sci, del calendario con troppe gare e anche della possibilità che vengano inseriti gli scarti come nel biathlon. Penso che potrebbe essere un buon presidente”.

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