Ecco il "Razzo" mondiale: "Dispiace per Paris, Brignone non avrebbe potuto fare di più. Goggia stavolta..."

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Ecco il "Razzo" mondiale: "Dispiace per Paris, Brignone non avrebbe potuto fare di più. Goggia stavolta..."

Giuliano Razzoli, ospite della Domenica Sportiva in casa Rai Sport, ha parlato di quanto visto sinora a Saalbach 2025 e della grandissima emozione vissuta per l'ultimo saluto a Campiglio da apripista: "Ho pianto sotto la maschera aprendo l'ultimo cancelletto quella sera". Isolde Kostner, sulla discesa femminile di sabato scorso: "Una pista troppo facile nonostante i dossi, sono rimasta delusa e le ragazze avrebbero potuto gareggiare sul pendio degli uomini".

Pareri mondiali, come quelli forniti da due grandi ex azzurri come Giuliano Razzoli e Isolde Kostner.

Se la velocista gardenese è opinionista fissa de “L’altra DS”, la trasmissione di approfondimento condotta da Fabrizio Tumbarello che segue la Domenica Sportiva, lo slalomista emiliano domenica sera è stato ospite negli studi Rai per raccontarsi a pochi mesi dal ritiro e analizzare quanto visto sinora nella rassegna iridata di Saalbach.

A partire dalla discesa maschile di ieri: “Credo che per Domme (Paris, ndr) ci siano rimpianti, ha fatto un’ottima gara che purtroppo non è andata, fosse stata la CdM avrei detto che la soddisfazione di aver ritrovato un ottimo stato di forma sarebbe stata maggiore, ma ai Mondiali contano solo le medaglie. Nel team event è stata fatta un’impresa, anche perché inattesa, ma i ragazzi hanno sciato forte e battuto squadre importanti.

Se la sono meritata dando spettacolo, era un oro difficile da vincere. Brignone? Più di così era difficile fare su una pista non perfetta per lei, ha pennellato in maniera esemplare ed è positivo anche in ottica gigante; per quanto riguarda Sofia Goggia, dalla quale ci si attende sempre tanto, a Saalbach non ha mai avuto feeling con questa pista, si è visto dalle dichiarazioni che non era sicura di portare a casa qualcosa, stavolta non ce l’ha fatta”.

E ancora, sulle difficoltà della nazionale maschile che si aggrappa a Paris nella velocità (anche se Casse è stato l’unico a vincere e andare sul podio in stagione), e ha vissuto qualche lampo con De Aliprandini e Vinatzer, il “Razzo” ha spiegato che “bisognerebbe fare di più, è vero, ma il livello è altissimo e per programmare il futuro servono le scelte giuste e non è semplice. Nessuno ha la soluzione in tasca per sapere come ritrovarci davanti tra pochi anni”.

Il campione olimpico di slalom (l’ultimo uomo italiano a conquistare l’oro ai Giochi) ha lasciato con le ultime gare della scorsa stagione, ma ufficialmente ha salutato l’8 gennaio fungendo da apripista a Campiglio. “Mio padre è andato in depressione sciistica da quando ho smesso, lui ha una passione incredibile e ora punterà tutto su… mio figlio – sorride Giuliano raccontando del suo piccolo – Gli ho tirato su il morale dicendogli che potrà insegnare a Emanuele a sciare, perchè già con me ha fatto un buon lavoro.

Sì, è stato bellissimo chiudere da apripista a Campiglio: la 2^ manche è stata un’emozione unica, i 30 secondi prima dello start ho sentito lo speaker al traguardo e sapevo che sarebbe stata l’ultima apertura di un cancelletto, in quel momento piangevo sotto la maschera. Il futuro? Da presidente del Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia, ho davvero tanti impegni e, pur essendo ancora nel gruppo sportivo dell’Esercito, pensare a fare qualcosa da tecnico, che è un lavoro molto impegnativo che ti tiene tanto lontano da casa, in questo momento non è la priorità e non sarebbe semplice gestirlo”.

Per “Isi” Kostner, l’analisi è tutta sulle gare veloci viste a Saalbach, in particolare una discesa femminile che ha fatto discutere per un tracciato parso non da Mondiale. “E’ una pista con poca pendenza, abbastanza per non dire molto facile, pur avendo aggiunto qualche dosso rendendola tecnicamente un po’ più difficile. Come discesa iridata mi ha deluso, su quella maschile anche noi donne abbiamo gareggiato ed è decisamente diversa. La cosa positiva è che non c’è stato nessun infortunio (a parte Ricarda Haaser in super-g, ndr), ad ogni modo per le Olimpiadi 2026 possiamo stare tranquilli avendo due punte fortissime, seppur non più giovanissime. Traineranno l’intera squadra”.

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