FIS, Swiss-Ski e FISI al lavoro per il futuro dello Speed Opening. Julen commosso: "Ci vediamo l'anno prossimo"

Un progetto ambizioso, ricchissimo, discusso e discutibile, che ha messo assieme il lavoro e gli interessi di due paesi, Svizzera e Italia, ma anche di due territori, dalle regioni sino ai paesi, Zermatt e Cervinia, per non parlare degli impiantisti e di tutto ciò che si lega al mondo della neve.

Il Matterhorn Cervino Speed Opening resisterà al disastro dello scorso autunno e di queste giorni, ovvero alla cancellazione di ogni discesa di Coppa del Mondo in programma sulla “Gran Becca”, dove sarebbero dovute andare in scena le prime gare transfrontaliere della storia.

Un accordo lungo cinque anni, guidato dal presidente del comitato organizzatore nonché numero di Zermatt Bergbahnen (la società di impianti della località elvetica e di un comprensorio immenso come quello del Cervino), Franz Julen. Il nostro inviato allo Speed Opening, Fabrizio Malisan, l'ha intercettato dopo l'annullamento della discesa femminile prevista questa mattina e il dirigente svizzero non ha nascosto anche un pizzico di commozione. “E' dura da accettare e fa molto male anche per le persone che hanno svolto un lavoro pazzesco, la nostra squadra è stata grandiosa – le sue parole – La priorità va sempre alla sicurezza degli atleti, anche oggi non era garantita, ma ci vediamo l'anno prossimo”.

La FIS sta già lavorando con l'organizzazione di Zermatt-Cervinia per un futuro con maggiore stabilità, ma è tutto da capire se si proverà a cercare un altro periodo, visto che il fine stagione non trova d'accordo le varie parti coinvolte.

Massimo Rinaldi, ex direttore sportivo azzurro e storico dirigente di via Piranesi, cura i rapporti tra la Federazione Italiana Sport Invernali con le altre federazioni e, in questo caso, quella rossocrociata (presieduta da Urs Lehmann) è un partner consolidato. Ai microfoni di Rai Sport, Rinaldi ha spiegato che “FISI e Swiss-Ski hanno lavorato assieme a questo progetto e posso dire che, partendo da zero, abbiamo raggiunto il livello di realtà in Coppa del Mondo da anni. Ci proveremo ancora, sicuramente, perchè la motivazione è alta e l'investimento... altissimo.

Capisco le perplessità, ma il progetto è ambizioso pur conoscendo le difficoltà sin dall'inizio. Chiaramente dovremo avere l'ok definitivo da parte della FIS”.