Speed Opening, chances al lumicino per domenica. Gerdol: "Impossibile fare una gara in queste condizioni"

Da domenica (o lunedì) cominceranno le discussioni e i tavoli tecnici, per ripensare completamente un appuntamento che non ha mai visto la luce in due diverse stagioni, anche se rimangono chances al lumicino per gara-2.

Il “Matterhorn Cervino Speed Opening” oggi ha vissuto un'altra giornata nera, con la cancellazione della prima discesa femminile arrivata dopo aver atteso fino a metà mattinata, nella speranza che il vento sulla “Gran Becca”, arrivato a raffiche sui 100 km/h, si calmasse per rendere accettabili le condizioni. Nulla di tutto ciò, per Goggia e compagne (peccato in casa Italia anche per il mancato debutto in CdM di Vicky Bernardi) ritorno in hotel, in attesa della nuova estrazione dei pettorali questa sera in piazza a Cervinia.

Il meteo per domani, a partire proprio dal vento dato pure in aumento, ma anche con le condizioni di visibilità che saranno peggiori rispetto ad oggi (all'ora di pranzo odierna c'è già nevischio), fa pensare che anche in campo femminile non si vivrà alcuna gara, con doppio recupero da garantire alle ragazze nel corso della stagione, tutt'altro che semplice anche se, dopo il trittico nel secondo week-end di dicembre a Sankt Moritz (diventerebbero le prime sfide della velocità visto che, lo ricordiamo, in calendario non c'è neppure Lake Louise), uno spazio potrebbe esserci creando una seconda discesa a Val d'Isère la settimana successiva.

E' ancora presto per parlarne, mentre Peter Gerdol ha spiegato ai microfoni di Rai Sport la cancellazione odierna e le prospettive per domenica. Scartando a priori l'opzione di provarci lunedì, situazione ipotizzata solo per le gare maschili in realtà. “Ci abbiamo provato, prima di annullare una gara è giusto fare di tutto – l'analisi del tarvisiano, chief race director della coppa femminile – ma questa notte è stata molto ventosa. La previsione per la mattinata era di un calo, ma è stato troppo poco per gareggiare. Davvero impossibile, oggi non si poteva neanche pensare di sciare, figuriamoci fare una discesa.

Domenica? La situazione rimarrà difficile, specialmente col vento: siamo in continuo contatto con l'ufficio meteo, oggi pomeriggio faremo un check e prepareremo di nuovo tutto come se domani si potesse correre. Alla mattina sapremo se il vento potrà calare, ma dovrà esserlo in maniera significativa”.

Gerdol, nell'intervista con il collega Simone Benzoni, ha affrontato anche il tema sul futuro di un evento del genere, visto il meteo così critico nel periodo: “Nelle prossime settimane, a bocce ferme, analizzeremo la situazione. Sinceramente, non so se il tema riguardi solo il periodo o anche il luogo; siamo in alta montagna e il rischio di tempo difficile è molto più grande”.

Franz Julen, presidente del comitato organizzatore, ha commentato così quanto successo (che porta a sette gare cancellate su altrettante in programma a Zermatt-Cervinia, tra il 2022 e il 2023, ndr). “La decisione di oggi è ancora una volta difficile, ma giusta. Lo sci è uno sport all'aria aperta e per questo ci saranno sempre cancellazioni a causa delle estreme condizioni meteo. La natura ha sempre l'ultima parola, ora faremo tutto il possibile per mantenere la discesa di domani”.