Tumler, il sogno è realtà per la prima vittoria in carriera, Braathen fa la storia e regala il primo podio al Brasile

Tumler, il sogno è realtà per la prima vittoria in carriera, Braathen fa la storia e regala il primo podio al Brasile
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Tumler, il sogno è realtà per la prima vittoria in carriera, Braathen fa la storia e regala il primo podio al Brasile

Che Tumler, lo svizzero non trema nell'atto decisivo e si prende la prima vittoria in carriera nel gigante di Beaver Creek. Lucas Braathen fa la storia e regala al Brasile il primo podio dello sci alpino, con Kranjec terzo davanti a McGrath. Odermatt shock, con la terza uscita consecutiva dopo Saalbach e Soelden. De Aliprandini stampa il secondo tempo di manche e rimonta fino all'ottava piazza. Out Della Vite.

Il sogno è realtà!

Thomas Tumler si prende la prima vittoria in carriera in Coppa del mondo, là dove nel 2018 salì per la prima volta sul podio. Una prima manche da urlo, vinta con ampio margine su tutti gli avversari, per poi difendersi nell'atto decisivo da uno straripante Braathen, alla fine secondo a soli 12 centesimi. Il veterano elvetico salva una Svizzera che nella seconda manche vede capitolare sia Marco Odermatt, out dopo poche porte, che Loic Meillar, scivolato in 13a piazza.

Una seconda manche in difesa per Tumler, che non commette grossi errori, perde progressivamente il vantaggio accumulato a metà gara ma alla fine conserva qualche centesimo per prendesi il successo del gigante di Beaver Creek su Braathen. E' un podio storico quello di Pinheiro, che alla quarta gara sotto bandiera verdeoro regala al Brasile il primo podio nella storia dello sci alpino. Due manche capolavoro per lui che, dopo una prima discesa da quarto tempo con il 29, quando la pista sembrava ormai non più performante, ha stampato il miglior tempo della seconda manche e rimontato nei confronti di Kranjec, terzo a 58 centesimi, e McGrath, alla fine quarto (+0.71). Per Braathen c'è anche la soddisfazione di tornare ad indossare il pettorale rosso, conquistato con un solo punto di margine su Steen Olsen, oggi 9°.

Ottima anche la manche decisiva di Kristoffersen, che rimonta quattro posizioni e chiude quinto davanti a Zubcic 6° e Radamus 7°, anch'egli in forte rimonta, così come De Aliprandini. L'azzurro è stato perfetto fino al Golden Eagle, dove ha commesso un errore in ingresso che gli è costato qualche decimo, ma ha stampato comunque il secondo tempo di manche, rimontando ben undici posizioni per l'ottava piazza finale a 1"72 dal vincitore. Detto di Steen Olsen, alla fine nono dopo qualche errore di troppo nella seconda manche, la top 10 è stata completata dall'austriaco Brennsteiner.

Out invece Marco Odermatt, uno shock per lo svizzero e per tutti gli addetti ai lavori, al secondo “zero” consecutivo dopo Soelden, per una stagione di gigante che inizia… in salita. Ci si aspettava la grande rimonta, ma Odi si è dimostrato umano e la sua seconda manche è finita dopo pochi secondi, ad appena una decina di porte dalla partenza, dopo aver subito un rimbalzo e ancor prima di entrare nel cuore della Birds of Prey. Terza uscita consecutiva per il campione elvetico, che saltò anche nelle finali di Saalbach della scorsa stagione.

Per quanto riguarda gli altri azzurri qualificati, Vinatzer, alle prese con un'infiammazione al piatto tibiale della gamba sinistra che lo ha costretto a un riposo forzato negli ultimi giorni, si è difeso e migliorato di qualche posizione rispetto a quella di metà gara, finendo 23°. Per gardenese sarà fondamentale il recupero in vista del rientro in Europa. Dopo una buona prima manche, chiusa al 15° posto, è invece uscito a causa di una rotazione su un dosso Filippo Della Vite, al secondo “zero” stagionale. Un errore pesante, che lo mette in pericolo nella WCSL, dove rischia di uscire dai trenta.

Da segnalare anche la buona prova di Alexis Pinturault, al rientro dopo l'infortunio. Decimo ieri in Super-G, oggi ha strappato la qualificazione alla manche decisiva, dove ha rimontato ben tredici posizioni finendo 16° a un passo dalla top 15, appena dietro a un altro atleta in recupero, l'andorrano Joan Verdu 15°.

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