Bernhard Gruber scrive la storia, arriva il primo oro individuale austriaco nella combinata nordica

All'inizio della prova di fondo Bernhard Gruber, Jason Lamy-Chappuis e François Braud, ovvero i primi tre classificati al termine del segmento di salto, si sono immediatamente ricompattati. I due francesi si sono messi a fare il ritmo dandosi cambi regolari, mentre l'austriaco è rimasto sornione sulle loro code, risparmiando energie. 

Più indietro Magnus Moan e Johannes Rydzek si sono lanciati alla rincorsa del terzetto al comando. Si è quindi formato un folto gruppo di inseguitori, trainato dal norvegese e dal tedesco, la cui azione però non si è rivelata efficace a sufficienza per recuperare terreno sui battistrada, capaci quindi di difendere il margine.

All'inizio dell'ultima tornata Lamy-Chappuis è però entrato improvvisamente in crisi perdendo contatto dai due compagni di avventura, rimasti a giocarsi il successo. Sulla lunga salita Gruber ha fatto valere la sua maggior freschezza attaccando con decisione, staccando Braud e involandosi verso una medaglia d'oro storica.

L'Austria infatti aveva vinto quattro volte in staffetta, ma mai prima di oggi si era imposta a livello individuale. La lacuna è stata colmata dal trentaduenne del salisburghese, entrato quindi dalla porta principale nella storia delle discipline nordiche.

Dunque Falun 2015 è un'edizione dei Mondiali in cui vengono spezzati due tabù. Quello dell'oro individuale austriaco e la cosiddetta "Maledizione della caduta del Muro", ovvero l'incapacità della Germania di vincere un team event dopo la riunificazione.

Alle spalle di Gruber, François Braud ha comunque ottenuto una splendida medaglia d'argento che rappresenta il miglior risultato della sua carriera. Il ventottenne francese ha capitalizzato al meglio uno stato di forma eccellente e una notevole crescita di rendimento sugli sci stretti mostrata nell'inverno in corso.

Il più blasonato compagno di squadra Lamy-Chappuis ha invece alzato bandiera bianca nella corsa alla medaglia di bronzo, alfine arpionata in volata da Rydzek ai danni di Magnus Moan, grande deluso di giornata in quanto rimasto con un pugno di mosche nonostante un salto eccellente per le sue possibilità. Il resto del mondo ha lottato per platonici piazzamenti.

In casa Italia il migliore è Samuel Costa 22° che ha concluso poco davanti ad Alessandro Pittin (25°) e Lukas Runggaldier (26°). Più indietro Armin Bauer (36°).

MONDIALI FALUN - HS134/10 KM
1. GRUBER Bernhard (AUT) 22'45"8
2. BRAUD François (FRA) a 11"9
3. RYDZEK Johannes (GER) a 14"9
4. MOAN Magnus (NOR) a 15"3
5. FLETCHER Bryan (USA) a 23"4
6. LAMY CHAPPUIS Jason (FRA) a 27"0
7. WATABE Akito (JPN) a 30"3
8. LACROIX Sebastien (FRA) a 30"9
9. EDELMANN Tino (GER) a 31"5
10. FRENZEL Eric (GER) a 31"5

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Domani giornata di riposo, mentre sabato è prevista la team sprint (2x7.5 km) con salto da Large Hill, gara conclusiva del programma iridato della combinata nordica.