La combinata nordica riparte tra incertezza assoluta e tabù da sfatare [Presentazione Schonach]

ATTUALITA'
La prima fase della stagione di combinata nordica non ha visto un atleta spiccare su tutti gli altri e anzi si è assistito a un livellamento al vertice testimoniato da due eventi molto significativi:

1) Le quattro gare disputate sono state vinte da altrettanti atleti diversi (Johannes Rydzek, Eric Frenzel, Mikko Kokslien, Jason Lamy-Chappuis).
2) Il pettorale giallo è indossato da un uomo che non ha ancora vinto una competizione Fabian Rießle).

In altre parole la lotta per la Sfera di cristallo è molto incerta e ancora aperta ad almeno sei atleti (oltre ai cinque già citati non va dimenticato il giapponese Akito Watabe).

Vedremo se a Schonach arriverà il quinto vincitore diverso, oppure se qualcuno di coloro già capaci di primeggiare coglierà un altro successo. Nel qual caso la storia indica un chiaro indiziato per realizzare il primo bis dell'inverno.

Per quanto riguardo l'Italia, saranno della partita gli stessi quattro azzurri visti a Ramsau (Samuel Costa, Alessandro Pittin, Armin Bauer, Lukas Runggaldier). Si è quindi deciso di lasciare vacante il pettorale conquistato tramite Continental Cup.

 

STORIA
La località tedesca, situata nell'estremo sud ovest della Germania a circa 50 km di distanza sia dal confine francese che da quello svizzero, si appresta a ospitare eventi del massimo circuito per la ventiseiesima stagione.

La prima competizione si tenne quasi trentuno anni fa, il 7 gennaio del 1984, ed è stata la prima di 27 gare individuali andate in scena sino a oggi. Peraltro, a eccezione dello scorso inverno quando si gareggiò a fine dicembre, Schonach ha sempre ospitato la Coppa del Mondo di combinata nordica a gennaio. 

Sono 15 gli atleti a vantare almeno un successo in rappresentanza di 8 nazioni diverse. I combinatisti più vittoriosi in assoluto sono Fred Børre Lundberg e Jason Lamy-Chappuis, capaci di imporsi 4 volte. Il norvegese nel 1991, 1993, 1995 e 1996; il francese nel 2008, 2010, gennaio 2013 e dicembre 2013.

Pertanto il transalpino ha l'opportunità di superare lo scandinavo e diventare in solitudine l'uomo più vincente su queste nevi. Oltre a Lamy-Chappuis tra i combinatisti in attività solamente Magnus Moan ha primeggiato a Schonach.

In termini di nazioni comanda la Norvegia con 8 vittorie seguita a quota 5 dalla Francia. Vengono poi Germania Ovest e Finlandia (4); Austria e Stati Uniti (2); Svizzera e Giappone (1).

Si noterà quindi come gli atleti di casa non siano mai riusciti a vincere dopo la caduta del Muro di Berlino. Infatti l'ultima vittoria di un tedesco è datata 3 gennaio 1987 e porta la firma di Hubert Schwarz. Dopo la riunificazione la Germania ha raccolto al massimo due secondi posti con Ronny Ackermann nel 2004 e con Johannes Rydzek lo scorso anno.

Alla voce podi comanda sempre Fred Børre Lundberg. Il norvegese è accreditato di 5 piazzamenti nella top-three con il giapponese Kenji Ogiwara, l'austriaco Mario Stecher e i finlandesi Samppa Lajunen e Hannu Manninen a quota 4. 

Fra i Paesi spicca sempre la Norvegia a quota 17 seguita dalla Finlandia a 11. Vengono poi Austria e Giappone (8); Germania unificata (7); Germania Ovest (6); Francia e Stati Uniti (5), Svizzera (4), Repubblica Ceca e Unione Sovietica (2), Italia (1).

Il podio azzurro è datato 23 gennaio 2010 e porta la firma di Alessandro Pittin, piazzatosi terzo alle spalle di Lamy-Chappuis e Pavel Churavy.