Il cielo è azzurro sopra Dobbiaco! L'Italia trionfa nella staffetta maschile 4x7,5 km, per un successo che mancava dal 2006

Foto di Redazione
Sci Nordicocoppa del mondo

Il cielo è azzurro sopra Dobbiaco! L'Italia trionfa nella staffetta maschile 4x7,5 km, per un successo che mancava dal 2006

Impresa storica del quartetto azzurro composto da Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Federico Pellegrino, vittorioso sulle nevi di casa, a distanza di diciassette anni dall'ultimo trionfo in staffetta (in quel caso arrivato a Lago di Tesero). Sul podio anche Norvegia I e Svezia. Emozionante l'azione nel finale di 'Chicco' Pellegrino, che staccato Harald Amundsen e Edvin Anger, giungendo in solitaria sul traguardo. Bene anche l'Italia II, ottava.

Neanche il più fantasioso degli sceneggiatori avrebbe potuto immaginare un finale delle 4x7,5 km di Dobbiaco così: l'Italia, dopo diciassette anni (15 gennaio 2006, Giorgio Di Centa, Valerio Checchi, Pietro Piller-Cottrer e Cristian Zorzi), torna a vincere una staffetta in campo maschile in CdM.

Gli eroi di giornata riportano i nomi di Dietmar Noeckler (presente nel 2016, a Nove Mesto quando arrivò l'ultimo podio italiano nel format), Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Federico Pellegrino. Una prova stupenda, quelle del quartetto azzurro, che sin dalla prima frazione ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutte le altre pretendenti per la vittoria e per il podio.

La frazione finale ha, come spesso accade nelle staffette, regalato spettacolo, con Harald Amundsen che ha provato l'allungo decisivo in solitaria, per essere poi raggiunto dal transalpino Richard Jouve; i due sono stati ripresi a circa 4 km dal traguardo, con il francese che si è rialzato (7° all'arrivo). Rimasti in quattro (Pellegrino, Skar, Amundsen e Anger), il valodstano è sembrato sin da subito in ottime condizioni e sulla salita finale ha sferrato l'attacco decisivo, varcando la linea del traguardo in solitaria, con il pubblico dello stadio pusterese in delirio, abbracciato da tutti i compagni di squadra. Per l'Italia si tratta della seconda vittoria stagionale in CdM, nonchè 12° podio, dopo il successo di Pellegrino nella sprint di Davos.

Seconda posizione per la Svezia (Eric Rosjoe, Calle Halfvarsson, Johan Haeggstroem) ed Edvin Anger), a "6 dall'Italia, con Anger che in volata ha beffato Amundsen al photo-finish. Manca il successo la Norvegia, superfavorita alla vigilia, che si deve accontentare di un 3° posto con Norvegia I (Sjur Roethe, Didrik Toenseth, Simen Krueger e Harald Amundsen) e del 4° posto con Norvegia II (Erik Valnes, Hans Holund, che ha provato un clamoroso attacco da lontano in solitaria, Iver Andersen e Sindre Skar).

Quinta la Finlandia I, che nonostante un ottimo Iivo Niskanen, ha perso il quartetto di testa a pochi km dall'arrivo, mancando il treno decisivo per il podio. Buon 6° posto per la Germania, guidata dal talentuoso giovane Friedrich Moch; solo settima lan Francia (Clement Parisse, Hugo Lapalus, Jules Lapierre e Richard Jouve), con Jouve che ha osato troppo, terminando le energie per il rush finale.

Buona prova anche dell'Italia II, con il quartetto composto da Giandomenico Salvadori, Paolo Ventura, Mikael Abram e Lorenzo Romano, che ha colto un 11° posto, maturato per qualche secondo di troppo perso nella frazione finale, con un distacco di 2'08"5 dai connazionali al traguardo.

La CdM di sci di fondo nei prossimi due weekend resterà ferma, poichè il 23 febbraio avranno inizio i Mondiali di Planica, in Slovenia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3k
Consensi sui social

Approfondimenti

Alta Pusteria
Informazioni turistiche

Alta Pusteria

Sesto Pusteria, San Candido, Dobbiaco, Braies, Villabassa

Ultimi in scinordico

Che rimonta di Pius Paschke! A Lillehammer battuti quattro austriaci in serie

Che rimonta di Pius Paschke! A Lillehammer battuti quattro austriaci in serie

Salto con gli sci: la prima gara individuale della Coppa del Mondo maschile vede il tedesco regolare Tschofenig e un clamoroso Ortner che si regala il primo podio, mettendo dietro capitan Kraft (sceso dal 1° al 4° posto) e Hoerl, che spreca tutto con il primo salto. Azzurri senza punti dopo una qualificazione negativa.